LA GRANDE
Cronaca

Tango e lirica, matrimonio d’emozioni

Questa sera in piazza Rinascimento il Maestro Roberto Molinelli a confronto con la virtuosità della viola di Anna Serova

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di Claudio Salvi

La grande tradizione dell’opera italiana incontra i ritmi del tango e del folclore argentino. Le immortali arie, duetti e sinfonie dei grandi operisti italiani come Rossini, Verdi e Puccini, assumono un colore nuovo, vibrante ed originale, nelle rivisitazioni di Roberto Molinelli, affidate alla virtuosità della viola di Anna Serova e dei Tango Sonos (Antonio Ippolito bandoneon e Nicola Ippolito pianoforte), in scena questa sera ad Urbino in Piazza Rinascimento (ore 21), ingresso libero.

Il progetto “Tango all’Opera“ riunisce questi mondi così lontani geograficamente, eppure con un legame musicale. Del progetto Tango all’Opera, che vanta il patrocinio dell’Ambasciata Argentina in Italia, ci parla il compositore e direttore d’orchestra Roberto Molinelli.

Come è nata questa idea?

"L’idea era quella di far incontrare la grande tradizione dell’opera italiana con i ritmi del tango e del folclore argentino. Un’operazione che ha consentito di far assumere ad arie immortali, duetti e sinfonie dei grandi operisti italiani un colore nuovo e originale".

Opera e tango, due mondi che apparentemente sembrano molto lontani.

"L’Opera lirica e il Tango non sono universi musicali poi così distanti poiché quest’ultimo è stato in gran parte influenzato dal nostro melodramma per mezzo dell’immigrazione italiana in Argentina, tanto che i più grandi compositori di questo genere portano cognomi evidentemente italiani (Piazzolla, Pugliese, Troilo, D’Arienzo, De Caro). Anche la canzone napoletana, con le sue melodie appassionate e i testi trascinanti a volte malinconici, ha contribuito allo sviluppo della tradizione tanguera nella regione del Rio de la Plata, tra l’Argentina e l’Uruguay".

Come ha fatto “tecnicamente“ a far incontrare questi due mondi?

"Facendo tesoro di questo retaggio storico ho rielaborato i ritmi più caratteristici del folclore argentino: dalla Milonga, considerata la genitrice del Tango nelle sue varianti tradizionali, una veloce e l’altra lenta, detta anche “Milonga Campera“ al Tango tipico porteño , fino al Vals, con ritmo in ¾ e stilisticamente di chiarissima derivazione mitteleuropea. “Milonga y Chacarera“ è invece una mia composizione, su temi originali, dove una sognante Milonga lenta e lirica fa da introduzione alla impetuosa e virtuosistica Chacarera, danza tipica contadina che si caratterizza dalla continua alternanza e sovrapposizione tra ritmi binari e ternari".