REDAZIONE PESARO

Takako Hirai e la fragilità delle nostre vite con il senso della bellezza e del cambiamento

Inaugurata a Pesaro la mostra "Mujo" di Takako Hirai presso lo spazio d'arte "Picca - Arte Contemporanea" in via Diaz. L'artista giapponese esplora l'impermanenza della vita attraverso opere che mescolano natura e cultura.

Takako Hirai e la fragilità delle nostre vite con il senso della bellezza e del cambiamento

Inaugurata a Pesaro la mostra "Mujo" di Takako Hirai presso lo spazio d'arte "Picca - Arte Contemporanea" in via Diaz. L'artista giapponese esplora l'impermanenza della vita attraverso opere che mescolano natura e cultura.

Via Diaz, una piccola strada di Pesaro dietro piazza del Popolo, già da qualche tempo si è contraddistinta per l’apertura dello spazio d’arte “Picca – Arte Contemporanea“ che, dal 2021, propone quasi mensilmente, mostre di artisti contemporanei del territorio e internazionali che spaziano dalla fotografia alla pittura, alla scultura e all’installazione.

Da domani in via Diaz 18, fino al 21 dicembre, “Picca“ inaugurerà alle 18 la mostra “Mujo“ (Impermanenza) dell’artista giapponese Takako Hirai (foto), lasciando anche aperti gli altri studi di via Diaz, per un’immersione artistica a 360°. Cos’è l’impermanenza? È la fragilità della vita, ma anche cambiamento o divenire. È una delle tre leggi fondamentali del buddhismo.

Nei disegni, Hirai, rappresenta degli elementi naturali, come fili d’erba e radici spontanee, o anche piccoli semi di alberi che si librano nell’aria, come simboli classici dell’impermanenza. Questo richiamo al “mujo“ invita chi osserva a riflettere sulla natura passeggera della vita e sulla bellezza che risiede nel cambiamento. L’artista integra questo elemento con opere che possono includere sia rappresentazioni della natura sia elementi della cultura giapponese, evocando sensazioni di transitorietà e bellezza effimera. Hirai usa molto l’elemento per esprimere il proprio smarrimento e come percezione del tempo che modifica ogni cosa.

al. zaf.