Il 2025 si potrebbe aprire con tagli alle strutture assistenziali del territorio. Compresa quella di Urbino. A dirlo e ribadirlo è il gruppo del Movimento Cinque Stelle di Urbino che già a inizio avevano iniziato a paventare questa possibilità. Dunque i contributi potrebbero calare rispetto ai. 37euro giornalieri.
"Avevamo dato l’allarme a giugno scorso, denunciando a mezzo stampa i tagli, travestiti da nuovi adeguamenti e incombenze, alle strutture Rsa effettuati dalla attuale amministrazione regionale di centrodestra. Sommati ai tagli, addirittura fino a quasi il 50% delle risorse, che impediscono alle famiglie marchigiane, in particolar modo quelle con capacità economiche limitate, di poter accedere a queste strutture. E ora sono gli stessi enti gestori del servizio sociosanitario delle Marche a denunciare il rischio del collasso del sistema, a causa delle regole di controllo imposte dalla Regione Marche sommati ai, sacrosanti, rinnovi contrattuali dei dipendenti rimandati da anni, portano ad aumenti di spesa che esigerebbero aumento di sovvenzioni", sottolineano i pentastellati.
"La cifra che la nostra Regione mette a disposizione di questo comparto è di 37 euro al giorno con un divario sulle altre regioni del 30%, con punte che raggiungono il 40%, in meno, rispetto ad un costo stimato di 100 euro giornaliere ad ospite. Come è possibile andare avanti così? Sulla falsariga del Governo nazionale anche quello regionale dimostra di non avere a cuore la sorte dei più fragili - proseguono -. Ci rivolgiamo sia all’assessore regionale Saltamartini che ai rappresentanti locali, a cominciare dal sindaco di Urbino responsabile delle nostre due Rsa, per sapere se e quando hanno intenzione di affrontare seriamente la questione, ricordandogli che a farne le spese sono le persone più deboli, gli anziani, i disabili e con problemi di salute mentale".
Fra. Pier.