FANO
Bonus edilizi e superbonus: a Fano e comprensorio sono circa 100 le imprese del settore edile e dell’impiantistica che vantano ognuna crediti per centinaia di migliaia di euro. Imprese che sono parte fondamentale del tessuto economico locale e che assicurano occupazione in forma diretta a circa 2mila persone, più l’indotto. Che ora rischiano di perdere il lavoro. Gli imprenditori sono poco propensi a raccontare le difficoltà personali perché "ognuno – commentano – preferisce tenersi il ‘cadavere’ in casa" mentre combatte per non fallire o per non cedere alle proposte di quelli che Fausto Baldarelli della Cna definisce "ambienti grigi". "Il superbonus – spiega Davide Gattoni imprenditore fanese e presidente provinciale di Cna edilizia – fino a settembre ha funzionato molto bene facendo crescere i fatturati delle imprese che a loro volta hanno investito nei cantieri, ma ora abbiamo i crediti bloccati nei cassetti fiscali e non sappiamo a chi cederli". "Ci sono imprenditori – riferisce Baldarelli – che mi telefonano piangendo", qualcuno teme che si preannunci una crisi peggiore di quelle del 2008. A far salire la preoccupazione la decisione del governo nazionale di bloccare la cessione dei crediti edilizi agli enti locali. Dopo Pesaro e la Provincia anche Fano stava valutando la possibilità di accollarsi parte di tali crediti. La via d’uscita? "L’acquisto da parte delle banche del territorio – secondo Fausto Baldarelli – dei crediti fiscali certificati: darebbero una grossa mano al sistema. Servirebbe un tavolo di confronto promosso dalla Prefettura al quale chiamare le banche, le associazioni di categoria e le istituzioni". Sulla decisione del governo di fermare la cessione dei crediti delle imprese agli enti locali piovono le critiche della consigliera regionale di M5S, Marta Ruggeri: "Il centrodestra ancora una volta smentisce le promesse che hanno illuso i cittadini e le partite Iva, dispensate a gran voce quando erano all’opposizione e si spacciavano per i paladini della piccola impresa". Secondo Ruggeri, che aveva anche presentato una proposta di legge regionale per sbloccare le pratiche dei superbonus, "se alle Regioni ed agli enti locali si fosse consentito di acquistare i crediti fiscali certificati ed esigibili dal sistema bancario si sarebbero salvate molte imprese in difficoltà. Ma questo governo ha tagliato ogni speranza".
an.mar.