ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

"Suo figlio è in prigione". Anziana cade nel tranello. Truffata per 50mila euro

Signora di Pesaro in trappola dopo aver ricevuto una telefonata. Un finto carabiniere si è presentato a casa sua per ritirare i beni preziosi.

Signora di Pesaro in trappola dopo aver ricevuto una telefonata. Un finto carabiniere si è presentato a casa sua per ritirare i beni preziosi.

Signora di Pesaro in trappola dopo aver ricevuto una telefonata. Un finto carabiniere si è presentato a casa sua per ritirare i beni preziosi.

Raggirata per oltre 50mila euro. Una 75enne pesarese, residente in pieno centro storico, sabato intorno alle 13 è caduta nella trappola dei truffatori che le hanno sottratto monili in oro e gioielli. Il valore economico del bottino è alto così come il dolore e il dispiacere di essere stati privati di oggetti importanti anche da un punto di vista affettivo. La polizia sta indagando per cercare di risalire ai responsabili e recuperare la refurtiva.

I malviventi hanno telefonato alla donna all’incirca all’ora di pranzo, utilizzando la linea fissa. All’altro capo del filo c’era un truffatore che le ha raccontato di essere un carabiniere e che il figlio della signora rischiava di finire in carcere perché, poco prima, aveva provocato un grave incidente. Chiaramente non le poteva passare il figlio al telefono, trovandosi in stato di fermo. L’unica possibilità per evitargli di finire in prigione era consegnare al carabiniere, che poco dopo si sarebbe presentato alla sua porta, una somma molto elevata di denaro contante. "Ma io tutti quei soldi in banconota non li ho". Ha obiettato, disperata, la signora.

Il finto carabiniere al telefono le ha ben presto trovato una soluzione alternativa. "Facciamo così, le vengo incontro in questo modo: consegni al mio collega che le verrà a suonare il campanello tutti i gioielli e gli oggetti preziosi che ha in casa". E la donna ha eseguito la richiesta: ha raccolto tutti i suoi averi e li ha dati al finto militare che pochi istanti dopo si è presentato per ritirarli. L’inganno è stato svelato poco dopo quando la signora ha telefonato al figlio per accertarsi che fosse in salvo. Quest’ultimo, ignaro di tutto, le ha aperto gli occhi dicendole che non gli era accaduto nulla di ciò che i truffatori le avevano poco prima raccontato per telefono. E così la donna si è presentata in Questura per fare denuncia.

"Un preoccupante aumento del numero delle truffe agli anziani – è quanto segnalava a novembre scorso il prefetto Emanuela Saveria Greco –. Nel 2024, rispetto al 2023, i casi sono aumentati del dieci per cento". Il tema delle truffe agli anziani è stato anche all’ordine del giorno del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il prefetto ha chiesto ai sindaci della provincia di organizzare incontri tra le forze dell’ordine e la popolazione proprio per sensibilizzare soprattutto gli anziani nei confronti delle modalità di queste truffe.