Una summer school all’insegna delle molteplici collaborazioni quella che prenderà il via sabato a Urbino con 28 studenti e oltre 30 docenti, specialisti, studiosi, provenienti da atenei di tutta Italia. Sarà una settimana immersiva di lezioni e visite a chiese e a musei sulle tracce di Barocci. “Federico Barocci da Urbino all’Europa: il suo tempo, il suo lascito“ è il titolo del corso, curato dalle professoresse Barbara Agosti (Università di Roma Tor Vergata) e Anna Maria Ambrosini Massari (Università di Urbino), promosso dalla Fondazione Federico Zeri, in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Marche – sede delle lezioni – e in stretta sinergia con il Comune di Urbino, l’Università (con il dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali e il Centro di ricerca InArts) e l’Accademia Raffaello. Infine, il sostegno di due mecenati d’eccezione: Alessandra Baronciani di Isopak Adriatica, Presidente di confindustria Pesaro Urbino, e Franco Signoretti che accoglie con grande piacere nelle sale appena restaurate e aperte al pubblico di Palazzo Perticari a Pesaro una sessione della summer school e dichiara: "È un’occasione per approfondire la storia dell’arte legata al nostro territorio. Con l‘auspicio che questo evento rafforzi la collaborazione tra le nostre istituzioni, rivolgo il mio benvenuto e auguro buon lavoro a tutti".
Il direttore della Fondazione Federico Zeri, Andrea Bacchi, spiega: "Questo corso, di alto profilo scientifico, si inserisce nel solco di un ciclo di summer school residenziali che la Fondazione organizza da alcuni anni con l’intento di approfondire temi legati alla storia dell’arte nelle Marche e valorizzare emergenze artistiche presenti in questi territori cari agli studi di Zeri". Aggiunge la curatrice Ambrosini Massari: "Il tema di quest’anno è strettamente legato alla grande mostra “Federico Barocci, l’emozione della pittura moderna“ e si connette a una importante campagna di ricerche sull’attività dell’artista promosse dall’Università di Urbino".
Chiude Luigi Gallo, direttore della Galleria Nazionale delle Marche: "Riunire tanti docenti, studiosi ed esperti intorno a Barocci sarà una opportunità per approfondire i lavori di ricerca intrapresi durante la preparazione della mostra, aperta fino al 6 ottobre". Barocci offre una prospettiva singolare sulla scena artistica italiana ed europea. Sublime pittore, disegnatore e acquafortista, non è omologabile alle principali correnti artistiche, con cui però si confronta rielaborando con originalità e con una sensibilità nuova, anticlassica, affettiva i modelli moderni, passati e dell’antico. Seppe tracciare linee espressive personalissime, cariche di implicazioni per gli sviluppi della pittura italiana tra Cinque e Seicento.
g. v.