ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Sul lettino per il malocchio: "Il mago mi ha stuprata"

Donna accusa un 68enne di Tavullia: l’avrebbe violentata durante un rito. Il pretesto era di toglierle la jella, nei fatti avrebbe approfittato di lei. .

Sul lettino per il malocchio: "Il mago mi ha stuprata"

Sul lettino per il malocchio: "Il mago mi ha stuprata"

"Si stenda, si copra gli occhi con questa benda e si spogli che le tolgo il malocchio" e il mago di Tavullia finisce sotto inchiesta per violenza sessuale. E’ la vicenda di cui si è discusso ieri pomeriggio al tribunale di Pesaro e che vede coinvolto, come indagato, un 68enne originario del sud delle Marche ma residente a Tavullia che, con la scusa di dover togliere il malocchio a una signora del pesarese, in realtà l’avrebbe violentata con una candela utilizzata per un rito magico dai contorni proibiti. La vicenda e la denuncia risalgono al febbraio dello scorso anno. La signora si era rivolta al mago per un problema di jella ma lo specialista dell’occulto, anziché limitarsi a tiritere esoteriche, polverine magiche amuleti e pozioni, si sarebbe spinto davvero troppo in là superando il limite del consentito. L’uomo, per il quale non è stata prevista a oggi alcuna misura cautelare, avrebbe fatto distendere la donna e, dopo averla bendata e in parte spogliata, avrebbe iniziato il proprio rito magico proibito. Incantesimo che, secondo quanto denunciato dalla donna, sarebbe consistito nell’utilizzo di un oggetto, dalle ricostruzioni sembra una candela, utilizzato per violentarla. "Smettila, non voglio", è stata la difesa di lei di fronte all’improvvisa e inaspettata condotta dell’uomo. Le rimostranze della donna, però, non sarebbero state in alcun modo ascoltate dal mago. Anzi, il 68enne le avrebbe impedito addirittura di divincolarsi e liberarsi dalla presa tenendola ferma durante il compimento di questo rito. Avrebbe quindi proseguito nel suo incantesimo proibito dicendole che non avrebbe smesso fino a quando l’incantesimo non avrebbe sortito l’effetto benefico che era intenzionato a portare a termine. Il tempo di realizzare l’accaduto e, nel giro di 48 ore, la signora ha formalizzato la querela nei confronti del 68enne dando il via alle indagini da parte della procura di Pesaro. Durante l’udienza di ieri si è svolto l’incidente probatorio in cui è stata ascoltata la signora che ha confermato quanto indicato nella denuncia.