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Su il sipario su due capolavori del Settecento
A Palazzo Ducale in Urbino lunedì sono arrivate due novità. In vista delle prossime festività natalizie e di fine anno, nella sala dedicata al Settecento urbinate della Galleria Nazionale delle Marche, sono tornate visibili due opere su tela raffiguranti la Madonna Annunciata e l’Angelo Annunciante di Sebastiano Conca (Gaeta, 1680 - Napoli, 1764) che misurano 86 x 165 centimetri. Queste erano da anni in deposito, ed ora vengono esposte dopo un importante restauro eseguito da Veronica Soro della ditta Cinabro di Pesaro, grazie alla sponsorizzazione della Confartigianato di Ancona – Pesaro e Urbino. Tornate perfettamente leggibili, le due opere in origine fiancheggiavano la tela di Federico Barocci con San Francesco riceve le stigmate nella chiesa dei Cappuccini di Urbino.
"La tipologia e il soggetto suggeriscono che probabilmente queste tele fossero portelle di un piccolo organo, le cui canne spesso erano coperte da dipinti che si aprivano durante le celebrazioni - si legge nella nota di Palazzo Ducale -. Lo stile tipico di Sebastiano Conca è rintracciabile nella grazia e nell’eleganza delle forme. Con l’odierna ricollocazione delle due tele, è definitivamente compiuto l’allestimento delle sale del II piano del Palazzo Ducale di Urbino, dedicate alle opere del XVIII secolo, che era iniziato lo scorso aprile con l’inaugurazione delle prime sei sale, seguito a metà luglio dall’apertura della seconda tranche di spazi rinnovati e riallestiti".
Inoltre nei giorni scorsi il quadro della Madonna con Bambino di Piero della Francesca è stato prelevato per essere portato temporaneamente nell’importante esposizione "Arte liberata. Capolavori salvati dalla guerra 1937-1947", inaugurata venerdì alle Scuderie del Quirinale a Roma e visitabile fino al 10 aprile 2023.
La mostra è stata curata dal direttore della Galleria Nazionale delle Marche Luigi Gallo e da Raffaella Moroselli. L’esposizione è dedicata alle figure, prima su tutte quella di Pasquale Rotondi, che nel contesto drammatico della seconda guerra mondiale ebbero la lungimiranza di comprendere la minaccia che incombeva sul patrimonio artistico del nostro paese e che misero in atto con eroismo e tempismo, iniziative determinanti per metterlo in sicurezza riuscendo così a salvare un gran numero di capolavori dalla distruzione. Tra queste c’era anche la bellissima Madonna con Bambino che venne salvata, come tanti altri dipinti custoditi all’interno della Galleria.
fra. pier.