REDAZIONE PESARO

La storia dei fenicotteri sopravvissuti allo schianto sul monte Catria

Salvati nel Pesarese dal Cras e liberati alle Saline di Cervia dopo due giorni di osservazione, il responsabile scientifico: “Si è trattato di un caso eccezionale. Non è mai successo di recuperare questo tipo di animali in questo contesto”

La storia dei fenicotteri sopravvissuti allo schianto sul monte Catria

Pesaro, 20 marzo 2025 - Sono stati liberati alle Saline di Cervia i due fenicotteri sopravvissuti alle raffiche di vento sul Monte Catria, nel Pesarese e recuperati dal Cras (Centro di Recupero Animali Selvatici Regionale). Dopo due giorni circa di osservazione, i volontari hanno deciso di rimetterli in libertà. Recuperati sabato, lunedì hanno ripreso il volo. Gli altri sette esemplari si sono letteralmente schiantati contro una faggeta del Monte Catria. Le raffiche di vento o forse per una tempesta di pioggia li ha sorpresi in volo mentre sorvolavano l'Appennino.

Uno dei fenicotteri sopravvissuti dopo lo schianto sul monte Catria nel Pesarese e il momento in cui è stato liberato alle Saline di Cervia
Uno dei fenicotteri sopravvissuti dopo lo schianto sul monte Catria nel Pesarese e il momento in cui è stato liberato alle Saline di Cervia

Un caso eccezionale nel recupero dei fenicotteri

"Si è trattato di un caso eccezionale - racconta Angelo Giuliani Betti, responsabile scientifico del Cras Marche, che la Regione ha dato in gestione all'associazione di volontariato Foxes Onlus. - Non è mai successo di recuperare dei fenicotteri in questo contesto. Di solito si parla di esemplari giovani, deboli che lasciano il nido e che vengono ritrovati sulle spiagge dove magari si fermano per riposare durante la migrazione. In una faggeta a quella altitudine non era mai successo. I due esemplari recuperati sono entrambi adulti".

Dettagli del salvataggio e rilascio

"I fenicotteri arrivavano da sud ovest. Sabato mattina siamo stati chiamati dai carabinieri forestali che ci hanno segnalato la situazione sul monte Catria. Abbiamo portato gli esemplari presso il Centro a Cà Girone (Urbino), sono stati visitati da due medici veterinari. Gli animali erano traumatizzati, ma sotto il profilo clinico non avevano nulla. Non hanno però mangiato: li avevamo lasciati in una stanza predisposta con le vasche dove possono mangiare i gamberetti. Erano però agitati. Per questo abbiamo scelto di liberarli. Quando recuperiamo animali debilitati li teniamo una settimana in osservazione. Uno dei due fenicotteri rimessi in libertà aveva due anelli, su uno c'era scritto Paris: quindi proveniva dalla Camargue". A cosa serve l'inanellamento? "A monitorare le specie ornitiche e le rotte migratorie".

Fenicotteri: espansione e nuovi tragitti

"I fenicotteri - spiega Giuliani Betti - sono come specie delle new entry negli ultimi 30 anni dell'avifauna italiana. Prima nidificavano soprattutto in Sardegna e ad Orbetello, poco in Sicilia. Queste erano le maggiori aree di nidificazione. Poi c'era la Camargue in Francia. Negli ultimi 30 anni è una specie in crescita con una colonia nidificata sul Delta del Po e alle Saline di Cervia. Altre colonie nidificate si trovano a Margherita di Savoia. I fenicotteri scelgono l'area tirrenica per svernare e per nidificare la zona del Delta del Po e Orbetello. Questo loro girovagare negli ultimi tempi li ha portati ad attraversare l'Appennino. Da Orbetello (sud ovest) in direzione nord est verso il Delta del Po".

Tragedia sul Monte Catria

Tornando a parlare dei fenicotteri trovati morti sul monte Catria Giuliani Betti spiega: "In questi viaggi a corto raggio, sono stati colpiti da venti di burrasca a 120 chilometri all'ora che li ha scaraventati sulla vetta del monte Catria contro la faggeta a 150 metri dalla vetta".

Il ruolo del Cras nel monitoraggio

Il Cras si occupa oltre che del recupero degli animali, anche del monitoraggio sanitario della fauna e dei trend di crescita. È un istituto della Regione Marche gestito dal servizio fauna diretto da Giuseppe Serafini con il contributo di Massimo Pensalfini responsabile amministrativo della struttura.

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