E’ una storia lunga oltre un decennio quella che riguarda la ristrutturazione dello stabile dell’ex Tribunale di via San Francesco. La nuova rimodulazione del progetto annunciata dal vicesindaco di Pesaro, Daniele Vimini, dove dovranno trovare spazio la collezione del Museo Nazionale della Motocicletta, il Museo della Bicicletta e la collezione di Loreno Sguanci oltre che ad alcuni spazi ed uffici comunali, è infatti soltanto l’ultimo tassello di una vicenda che ha coinvolto la riqualificazione del palazzo nel cuore della città. Il progetto risalente al 2011, poi rimandato per via dei costi troppo alti al 2015, prevedeva la ristrutturazione dello stabile per realizzare degli spazi dedicati ad uffici, tra cui quelli relativi all’Urbanistica e non solo. Nel 2018, in seguito alla realizzazione della gara d’appalto, vengono affidati i lavori di riqualificazione del complesso ad un raggruppamento di ditte napoletane che però a maggio del 2019, abbandonerà il cantiere bloccando di fatto tutti i lavori. Da qui, si aprirà immediatamente un lungo contenzioso legale tra il Comune e le ditte che si erano aggiudicate l’appalto.
Nel 2021 un colpo di scena. Dopo il completo stop dei lavori per oltre due anni, arriva l’annuncio dell’ex sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, dell’arrivo di un finanziamento di due milioni di euro da parte del Ministero della Cultura per ristrutturare i locali e realizzare all’interno degli spazi dell’ex Tribunale il nuovo Museo Nazionale della Motocicletta. Un investimento al quale si è poi affiancato un budget messo a disposizione dal Comune di Pesaro di un milione e 600mila euro, che ha portato anche ad una rimodulazione del progetto iniziale realizzato nel 2015. Non più uffici, ma un contenitore museale in grado di ospitare oltre alla collezione di oltre 70 motociclette della collezione ASI-Morbidelli, anche il Museo della bicicletta, a cui poi si sono aggiunte anche le opere artistiche di Loreno Sguanci. Ora è allo studio una nuova rimodulazione del progetto, con un sistema ibrido che vedrà la ristrutturazione di due piani (terra e ammezzato) che saranno dedicati alle esposizioni museali e l’ultimo piano che sarà da destinare a spazi comunali. A breve dovrà essere presentato il progetto esecutivo. L’avvio dei lavori (che dovranno essere completati in tempi strettissimi per non perdere il contributo del Ministero della Cultura) è previsto per l’inizio del 2025. Sarà questa la volta buona?
ali.mu.