AMEDEO PISCIOLINI
Cronaca

"Stessi diritti per i piccoli comuni". Sindaci sottoscrivono una mozione

Presentata una mozione di Civici Marche per un confronto con il Governo: "stessi diritti e stessi servizi per tutti i...

Presentata una mozione di Civici Marche per un confronto con il Governo: "stessi diritti e stessi servizi per tutti i...

Presentata una mozione di Civici Marche per un confronto con il Governo: "stessi diritti e stessi servizi per tutti i...

Presentata una mozione di Civici Marche per un confronto con il Governo: "stessi diritti e stessi servizi per tutti i cittadini". Ben 36 sindaci su 50 sindaci dei comuni sotto i mille abitanti hanno sottoscritto una mozione di Civici Marche da inviare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per avere "Gli stessi diritti e gli stessi servizi per i cittadini". A tenere alta l’attenzione sulle pesanti conseguenze dei tagli ai piccoli Comuni previsti dalla Legge di Bilancio il consigliere regionale di Civici Marche Giacomo Rossi (foto), con lui i maggiori esponenti del movimento: il presidente regionale Matteo Pompei, anche lui sindaco di un piccolo Comune della provincia di Macerata, Monte San Martino, e il presidente provinciale di Pesaro-Urbino Andrea Pazzaglia, consigliere comunale della città ducale, con una rappresentanza di primi cittadini: Romina Pierantoni (Borgo Pace - PU), Marzio Massi (Fratte Rosa - PU), Giancarlo Ricottini (Fiastra - MC). "Nella nostra regione – ha spiegato Rossi nel corso della conferenza stampa a Palazzo delle Marche – i Comuni con meno di mille di abitanti rappresentano oltre il 20% del totale, sono spesso ubicati nelle aree interne, soffrono di carenze di servizi essenziali e sono a forte rischio di spopolamento". Pur riconoscendo alla Giunta regionale l’attenzione riservata ai borghi e la disponibilità al confronto confermata martedì in Consiglio regionale dall’assessore al bilancio Brandoni, Rossi si fa portavoce dei tanti sindaci preoccupati dall’azzeramento del Decreto crescita, già ridotto nel 2024 del 25%, e dai tagli di 3,2 miliardi per il quinquennio 2025/2029 e di 5 miliardi per il periodo 2030/2037. "Una vera e propria stangata per le piccole amministrazioni, condannate in questo modo ad una lenta agonia – sostiene Rossi - Se il Governo ha intenzione di far chiudere questi centri è una scelta legittima, ma lo dica chiaramente, piuttosto che togliere loro l’ossigeno. Lo scenario peggiore è abbandonarli senza fondi, i cittadini hanno stessi diritti e meritano gli stessi servizi". Oltre all’atto di indirizzo a firma di Rossi, è già pronta una lettera indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sottoscritta finora da 36 dei 50 sindaci di comuni marchigiani sotto i mille abitanti. Al fianco dei piccoli centri si è schierata anche l’Anci Marche, che ha assicurato tramite il Presidente Fioravanti l’impegno ad aprire un dialogo con il Governo.

am. pi.