Urbino da ieri ha uno stadio nuovo fiammante. Ed è proprio il caso di dirlo visto che la pista d’atletica è del classico colore rosso. Il rifacimento di tutte le strutture deputate alle specialità dell’atletica leggera era iniziato oltre un anno fa, ma ritardi delle ditte hanno fatto slittare la fine della parte più corposa dei lavori allo scorso maggio, quando in parte era stato reso fruibile. "Ora – ha detto l’assessore alle Infrastrutture sportive, Marianna Vetri – finalmente lo è completamente. Tanto che domenica lo inaugureremo alle 15 con la prima gara ufficiale da circa 30 anni, preceduta dal taglio del nastro. Era dagli anni ’90 che, per via di una scarsa manutenzione, gli impianti non erano più adatti all’omologazione che consente di disputarvi competizioni ufficiali della Fidal e della Fisdir (Federazioni di atletica leggera e dello sport per disabili intellettivi e relazionali). Siamo particolarmente felici di questo impianto che, inaugurato negli anni ’60 e rifatto a fine anni ’80, torna pienamente fruibile per manifestazioni anche di livello nazionale. E ancor più felici di inaugurarlo con un evento giovanile".
La gara è promossa dalla Fidal Marche: "Saranno i campionati individuali regionali di staffetta delle categorie ragazze e ragazzi, cadette e cadetti – spiega la vicepresidente Fidal Marche, Maria Gabriella Trisolino – una gara che vedrà atleti da tutta la regione, organizzata dal CUS Urbino. Ma presto, grazie anche alle pedane dei salti e alle gabbie dei lanci, anch’esse nuove, potremo fare tante altre gare, sia giovanili, sia campionati studenteschi, sia assoluti e anche master, quindi dai 35 fino ai 100 anni". La pista, che consta di sei corsie, oltre a essere al momento la più nuova, è una delle pochissime omologate delle Marche del centro-nord: si aggiungerà quindi agli stadi disponibili a livello regionale. Soddisfatto anche l’assessore agli Eventi sportivi Gianfranco Fedrigucci: "Abbiamo uno stadio nuovo e funzionale, ora cercheremo in ogni modo di creare eventi al suo interno, così anche da portare altro turismo sportivo a Urbino".
Giovanni Volponi