SANDRO FRANCESCHETTI
Cronaca

Sparita la gazza che finì ai domiciliari: il padrone disperato: “Aiutatemi”

Nel 2012 ‘Checca’ divenne famosa per un provvedimento del Comune che le imponeva la cattività. Adriano Gabrielli riuscì a ottenere la liberazione. "Da qualche giorno è volata via. Per me è una di famiglia"

Sparita la gazza Checca: l'appello di Adriano Gabrielli. "Aiutatemi"

Terre Roveresche (Pesaro Urbino), 14 gennaio 2024 –  “Vi prego, aiutatemi a trovarla. E se qualcuno l’ha vista mi chiami subito al 335.8144347". E’ l’esortazione preoccupata di Adriano Gabrielli, di Orciano, che da cinque giorni non vede più la sua Checca, la gazza ladra che nel 2012 divenne il pennuto più famoso d’Italia perché il Carlino raccontò che era finito agli ‘arresti domiciliari’, contribuendo, poi, alla sua ‘scarcerazione’. Un volatile, Checca, di cui Adriano, pensionato oggi 85enne, si prende amorevolmente cura dalla fine del 2009, quando un suo amico lo trovò piccolissimo, senza neppure tutte le piume addosso, in una zona di campagna e glielo affidò.

Da allora siete stati sempre insieme, vero?

"Sì – conferma Gabrielli -, ogni giorno, per oltre 14 anni".

Compresi i giorni del 2012 quando la vostra storia fece il giro d’Italia. Ce la ricorda brevemente?

"Era una mattina d’aprile, quando mi arrivarono a casa i vigili urbani e mi dissero che dovevo tenerla in gabbia, perché stava creando disturbo nel vicinato. E così feci, anche se mi sembrava una cattiveria, ma poi grazie all’interessamento del Carlino e all’eco che la notizia suscitò a livello nazionale, tanto che io e Checca andammo ospiti anche alla trasmissione ‘I fatti vostri’ di Rai Due, potei di nuovo tenerla libera, e così lei ha potuto riprendere a svolazzare all’aperto, oltre che a saltellare per le stanze di casa".

Com’erano fatte le vostre giornate?

"Lei è sempre stata abituata a dormire fuori, probabilmente appollaiandosi in qualcuno degli alberi che ho dietro casa. Poi ogni mattina, appena aprivo la finestra lei atterrava sul davanzale, per fare colazione insieme. Entrava in cucina e le davo dei pezzetti di biscotto inzuppanti nel latte. Dopodiché quando io uscivo, lei stava all’aperto, ma appena rientravo era di nuovo sulla finestra e la facevo entrare".

Un animale da compagnia a tutti gli effetti.

"Proprio così, io vivo da solo dal 2001, quando è morta mia madre, e dal 2009 a farmi sentire di meno la solitudine c’è stata sempre Checca. In casa faceva anche qualche piccolo dispetto, rovesciando alcune cose che attiravano la sua attenzione, e girando le stanze una ad una, ma mi ha sempre fatto una gran compagnia e spero che possa tornare".

Senta, a conti fatti, la bestiola ha quasi 15 anni, quanto possono vivere questi uccelli e com’era nelle ultime settime? Mostrava i segni del tempo?

"In cattività, con l’aiuto dell’uomo, possono superare anche i 20 anni e le posso assicurare che lei era ancora vispa come da giovanissima. Escludo che sia morta e non penso neppure che possa essere rimasta vittima di qualche gatto o di animali selvatici, perché lei è molto furba e attenta. E poi, ho girato in lungo e in largo tutte le vie e i terreni qua vicino e non ho trovato neanche una sua piuma".

Ma allora cosa può esserle successo?

"Io mi sono fatto l’idea che possa essere entrata in casa di qualcuno che non sa che vive con me, e siccome lei è molto simpatica e non ha paura di noi umani, magari sia stata ‘adottata’. Non voglio credere, invece, che le possano aver fatto del male".

Quando l’ha vista l’ultima volta?

"Martedì mattina. Abbiamo fatto colazione insieme, poi io sono uscito per andare a far la spesa e quando sono rientrato non c’era più. Fino al tramonto non mi sono preoccupato, perché capitava che non la vedessi per mezza giornata. Alla sera, però, ho cominciato a cercarla, invano. Dodici anni fa voi del Carlino mi avete aiutato ad evitarle la gabbia, adesso spero che qualcuno che l’ha vista in questi ultimissimi giorni legga l’articolo e mi contatti. Per me Checca – conclude – è davvero una di casa".