ELISABETTA ROSSI
Cronaca

Sparatoria Pescara, l'aggressore fa scena muta davanti al gip di Pesaro

Federico Pecorale si è avvalso della facoltà di non rispondere. Convalidato il fermo

Pesaro, 13 aprile 2022 - Nessuna spiegazione per il suo gesto. Si è avvalso della facoltà di non rispondere Federico Pecorale, il 29enne originario di Montesilvano (Pescara), accusato di aver sparato al cuoco 23enne di un ristobar a Pescara, domenica pomeriggio, perché, secondo quanto emerso subito dopo il fatto, gli arrosticini che aveva ordinato tardavano ad arrivare.

E' arrivata nel pomeriggio la decisione del gip del Tribunale di Pesaro, Giacomo Gasparini, sulla convalida del fermo di Pecorale, che è accusato di tentato omicidio e detenzione abusiva di arma da fuoco. Il gip ha convalidato il fermo e ha disposto di tenerlo in carcere, accogliendo la richiesta della procura. Poi si è dichiarato incompetente dal momento che i reati sono stati commessi a Pescara. 

Il fermo di Pecorale è stato possibile grazie al sangue freddo del tassista che il 29enne aveva chiamato subito dopo l'aggressione per raggiungere l'Autostrada Adriatica, direzione Nord, meta finale la Svizzera. Gli agenti hanno rintracciato telefonicamente il tassista, Vincenzo Femminilli, 66 anni, il quale, una volta al corrente della situazione, ha mantenuto la calma e appena possibile è entrato nell'area dell'autogrill Metauro Est di Marotta dove otto agenti della Polstrada di Fano e Senigallia hanno arrestato Pecorale e messo fine alla sua fuga.