Vendevano droga ai ragazzini e usavano la cucina della loro casa in centro storico come negozio per la cessione al dettaglio. La squadra mobile della polizia, coordinata dal dirigente Paolo Badioli, ha smantellato una piccola centrale dello spaccio. A gestire lo smercio di hashish due ragazzi italiani di 22 e 25 anni che giovedì scorso sono finiti in manette. Sul tavolo da pranzo, pronta per essere ceduta e in parte già divisa in dosi, gli agenti hanno trovato circa 40 grammi di hashish. Quando i poliziotti si sono presentati alla porta della loro casa i due coinquilini pusher erano intenti in un’operazione di vendita al dettaglio. L’acquirente, un 15enne pesarese, stava per comprare una dose da consumare durante il week end probabilmente in compagnia degli amici. Ieri mattina, in tribunale a Pesaro, si è svolta l’udienza di convalida. Il giudice, in entrambi i casi, ha convalidato l’arresto disponendo, per il più giovane, già pregiudicato, la misura cautelare dei domiciliari. L’altro è stato rimesso in libertà. Un problema, quello del consumo di droghe cosiddette "leggere", che rispetto al passato nasconde delle insidie sempre maggiori. Gli inquirenti, infatti, segnalano che il principio attivo che si trova nelle droghe più diffuse tra gli adolescenti è sempre più "potente". Il quantitativo di tetraidrocannabinolo (Thc) raggiunge infatti percentuali mai viste rispetto a dieci anni fa aumentando, rispetto al passato, il rischio di sviluppare una dipendenza maggiore o, addirittura, un disturbo psicotico, soprattutto in un organismo in crescita come quello degli adolescenti.
ant. mar.