REDAZIONE PESARO

Sovrintendente per 37 anni, fino al 2017

Il dott. Gianfranco Mariotti, medico e figura di spicco nel mondo della cultura e della medicina, ha lasciato un'impronta indelebile grazie alla sua lunga carriera e al suo contributo al mondo della prevenzione dei tumori femminili e alla direzione artistica del Rof.

Sovrintendente per 37 anni, fino al 2017

Il dott. Gianfranco Mariotti, medico e figura di spicco nel mondo della cultura e della medicina, ha lasciato un'impronta indelebile grazie alla sua lunga carriera e al suo contributo al mondo della prevenzione dei tumori femminili e alla direzione artistica del Rof.

Gianfranco Mariotti era nato a Perugia il 17 giugno 1933, laureato in medicina e chirurgia con una lunga serie di specializzazioni fra cui ginecologia e oncologia con una prolungata carriera ospedaliera e libero professionale e con una serie di rilevanti pubblicazioni. Fu anche fondatore a Pesaro nel 1965 del primo Servizio provinciale di prevenzione dei tumori femminili, una delle prime esperienze di massa attive in Italia in quel settore, da lui diretto per 16 anni. Dal 1975 al 1980 è assessore comunale alla Cultura, guidando artisticamente il Rof fin dalla prima edizione del 1980, ne diventa soprintendente quando si trasforma in associazione nel 1986 poi in fondazione nel 1994. Copre l’incarico continuativamente per 37 anni, fino al settembre 2017, investito poi della carica di Presidente onorario. Attraverso gli anni gli sono stati conferiti vari premi e riconoscimenti nazionali e internazionali ed è stato ripetutamente invitato in varie università italiane per analizzare e discutere l’esperienza del Rof sia sul piano artistico che su quello dei riflessi e degli effetti economici. Uomo di vasta cultura non solo musicale, Mariotti è stato anche autore di parecchi saggi e contributi letterari di argomento rossiniano, teatrale e umanistico.

Nel 2014 ha realizzato un pregevole volume, edito da Ricordi dal titolo "Suite della bellezza dimenticata". La sua lunga e intensa attività legata al Rof e alla professione medica non gli ha mai impedito di seguire e praticare gli sport che amava fin da ragazzo, in testa il basket e poi il tennis come tentativo personale.