E’ una delle piazze che in quest’A2 fa meno rumore, ma Vigevano vanta una tradizione di pallacanestro molto antica, un pubblico che se ne intende ed un fattore campo importante. Rispetto all’andata l’Elachem ha cambiato uno straniero, tagliando un ‘atletone’ come Prince Oduro e puntando su Andrew Smith, rilasciato da Pistoia: un lungo più tecnico ed esperto, che ha avuto subito impatto sulla squadra, debuttando con 9 punti e 10 rimbalzi. Ma rispetto al match di Pesaro non ci sarà quello che aveva fatto i danni più grossi, ovvero Gabriele Stefanini (che segnò 24 punti), infortunato. La società era corsa ai ripari prendendo Tommaso Raspino che però dopo una sola partita si è fatto male. Nonostante questi inciampi, la squadra di coach Lorenzo Pansa non s’è persa d’animo e ha messo in fila tre vittorie, l’ultima delle quali domenica scorsa sbancando un palazzo sempre ostico come quello di Livorno con la tripla dell’albanese Taflaj allo scadere. Il giocatore chiave di Vigevano, però, è il play americano Mack, un furetto dal quale dipendono tutte le trame di gioco e che segna 14.8 punti di media a partita col 42% dall’arco. Altra bocca da fuoco al quale fare attenzione è Giacomo Leardini che, soprattutto in assenza di Stefanini, ha visto crescere le sue responsabilità, così come Michele Peroni. Non a caso, nell’ultima trasferta vincente di Livorno entrambi sono andati in doppia cifra, rispettivamente con 12 e 15 punti. Una squadra solida e ben organizzata che senza grandi nomi sta mantenendo la barra dritta per il suo obiettivo, la salvezza, e merita rispetto.
e.f.