SOLIDEA VITALI ROSATI
Cronaca

Soria: vittoria a metà per i residenti. Ed è scontro con il sindaco Ricci. Lui alza i toni: "Votate a destra"

Cancellata con un emendamento al Prg l’ipotesi chiusura di via Caboto, ma l’impianto della variante resta. E fuori dal Comune, parlando di scuole nel quartiere, ci scappa anche la bagarre col primo cittadino.

Soria: vittoria a metà per i residenti. Ed è scontro con il sindaco Ricci. Lui alza i toni: "Votate a destra"

Una vittoria monca. I cittadini di Soria che ieri hanno assistito alla bagarre in Consiglio comunale riguardo all’approvazione della variante di Largo Tre Martiri, hanno incassato quello che chiedevano con la raccolta di mille firme: "via Lungofoglia Caboto non sarà mai chiusa al traffico". L’assessore Mila Della Dora ha potuto mantenere la promessa fatta ai cittadini perché ieri il Consiglio comunale ha approvato l’emendamento che ha stralciato dal Piano regolatore la bretellina via Genga/via Caboto, previsione sulla viabilità inserita nel Prg vent’anni fa e la cui realizzazione avrebbe reso possibile anche la chiusura di Lungofoglia Caboto. Bene, anzi benino perché i cittadini, numerosi, che hanno assistito al Consiglio comunale se ne sono andati con un sorriso a mezza bocca e, sulla scia di un clima surriscaldato, un imprevisto battibecco con il sindaco in persona, Matteo Ricci.

Il bisticcio verbale è avvenuto alla fine dell’assemblea, in fondo alle scale del Comune. Il sindaco è stato fermato da una soriana: "A Soria non ci sono le scuole". Ricci, diretto ad Urbino per presentare il suo libro, ha raccolto la sfida: "Scherza? – alzando la voce –. Stiamo facendo ben due scuole". Il botta e risposta s’è concluso con lui, Ricci, che ha invitato i presenti a rivolgersi altrove: "Votate a destra, allora" e i soriani di rimando: "E’ arrivata l’ora... ".

Finiti i fuochi d’artificio, il capannello di residenti ha ripreso a commentare. "Siamo contenti che non chiuderanno più Lungofoglia Caboto – ha osservato la signora Francesca –, ma hanno detto che costruiranno gli appartamenti nell’unico pezzo verde che ci rimane tra via Agostini e via Caboto: è folle. Se aumenti il carico urbanistico non fai che sovraccaricare una zona in cui si gira già a passo d’uomo. Costruendo si sovraccarica via Agostini che è già stretta: le macchine passeranno una sopra l’altra quando verranno riaperte le scuole di via Gattoni (la nuova sede della Dante Alighieri, oggi oggetto di cantiere, ndr)". "Sì – gli fa eco Giulio, altro soriano doc – Perché non vengono a vedere gli ingorghi che si creano d’estate? C’è tutto il flusso verso Baia Flaminia, polo della movida di sera e spiaggia al mattino che si smista tutto in quel punto, Largo Tre Martiri".

"Sarebbe stata una vittoria – dice un altro signore – se avessero garantito che l’area verde sarebbe rimasta tale e non edificabile, come sarà per via della variante". Il professore Martufi, in consiglio, quando ha capito come stava girando la boccia, ha tirato fuori dalla borsa dei pennarelli e dei fogli, per una protesta silenziosa, inventando degli slogan, in tempo reale: "Per ridurre la Suzuki, non sigilliamo Soria nel traffico". Oppure: "Non si deve Magnare sulla vita dei soriani". E l’avvocato Rosalia Cipolletta, a nome del comitato civico spontaneo, alla conclusione della partita, carica di suspense per tutto il tempo della discussione consiliare, ha anticipato: "Monitoreremo il procedimento – ha osservato Cipolletta –: se serve ci ricvolgeremo anche al Tar".