Sistemazione delle fogne a Cagli: l’opposizione contesta il progetto

Il gruppo di minoranza Fare Comune ha avviato una campagna di contrasto ai lavori in corso "Ci sono costi finanziari rilevanti e anche l’impatto ambientale è notevole". Fatte proposte alternative.

Sistemazione delle fogne a Cagli: l’opposizione contesta il progetto

Il gruppo di minoranza Fare Comune ha avviato una campagna di contrasto ai lavori in corso "Ci sono costi finanziari rilevanti e anche l’impatto ambientale è notevole". Fatte proposte alternative.

C’è fermento nella politica cagliese per le opinioni divergenti sul nuovo progetto deIla rete fognaria cittadini, progetto contestato da numerosi cittadini. Il gruppo di minoranza in consiglio comunale, Fare Comune, prende posizione. "Il Comune di Cagli – dice Fare Comune –, con un breve comunicato di rettifica, ha chiarito che nel corso della conferenza dei servizi del 3 settembre 2024, tenuta nella sede AATO-1 a Pesaro, non è stata presa alcuna decisione, se non di indire un successivo incontro, che rimane problematico data la complessità della materia e la necessità di studiare a fondo i vari aspetti. A rallentare le procedure amministrative di approvazione del progetto sono stati tre fattori: l’interrogazione che Fare Comune ha presentato al Comune di Cagli; la decisa azione di un comitato di cittadini che ha formalmente diffidato AATO-1 e il Comune di Cagli a procedere ulteriormente; la chiara contrarietà dei tanti cittadini, direttamente o indirettamente interessati dal nuovo progetto, espressa nel corso dell’incontro pubblico del 28 agosto scorso. Incontro con i cittadini, che il vicesindaco Palazzetti ha più volte tenuto a precisare non essere dovuto tanta è l’abitudine degli anni passati della Giunta Alessandri di non dialogare con la cittadinanza se non a cose fatte. L’interrogazione di Fare Comune mette in evidenza diversi punti critici del progetto: la mancata valutazione di soluzioni alternative; il rilevante impatto ambientale, anch’esso non valutato; i costi di realizzazione e gestione della nuova rete fognaria, che prevede l’installazione di ben otto stazioni di sollevamento; il fatto che alcune stazioni di sollevamento verrebbero realizzate in aree facilmente esondabili; la mancata valutazione e quantificazione dei costi per i cittadini che dovrebbero provvedere a modificare i propri impianti fognari e allacciarsi alla nuova rete. Fra le soluzioni alternative Fare Comune chiede di considerare il mantenimento del vecchio tracciato, proteggendolo con opere di ingegneria naturalistica che avrebbero l’ulteriore funzione di difendere edifici e aree che frequentemente si allagano".

"Secondo criteri non più utilizzabili per gli eventi climatici, l’alluvione del 15 settembre 2022 avrebbe bassissime probabilità di ripetersi ma la dinamica del riscaldamento globale e quanto avvenuto in Europa e in Emilia Romagna in questi giorni, dimostra che ciò che una volta era considerato remoto ora può ripetersi nel giro di pochi anni. La rete fognaria è solo un elemento di ciò che va protetto e difeso in prossimità dei corsi d’acqua. Fare Comune spera che la giunta Alessandri si ravveda, risparmiando sul ripristino della rete fognaria (e facendo risparmiare i cittadini) e si faccia promotore di un utilizzo integrato dei finanziamenti che, includendo quelli già previsti per le opere di difesa idraulica, porterebbe la somma disponibile a circa 9 milioni di euro. Una cifra ragguardevole, che potrebbe cambiare notevolmente in meglio il volto alle aree fluviali cittadine, rendendole più sicure, ma anche più fruibili e gradevoli, con percorsi pedonali e ciclabili".

ma. ca.