Pesaro, 24 giugno 2022 - Stretta sull’acqua a giugno: non era (quasi) mai accaduto. La siccità stressa anche i sindaci della provincia, alle prese con la decisione di vietare o meno l’acqua per usi non domestici quando ancora l’estate deve entrare nel pieno. Un bel dilemma se chiudere i rubinetti per giardini, lavaggio delle auto ed altro ancora, di fronte al quale c’è chi (sempre per ora) dice no. E’ il caso del sindaco di Urbino Maurizio Gambini: "Prima di emettere ordinanze di divieto dell’uso di acqua per finalità non domestiche, bisogna essere sicuri che poi i controlli vengano effettuati davvero.
Previsioni meteo Marche: caldo da bollino rosso, per Ancona il picco giovedì
L’ordinanza è una cosa seria, in questo caso direi drammatica perché limitare l’uso dell’acqua il 24 giugno vuol dire condizionare pesantemente le abitudini della gente, significa far seccare fiori, lasciare l’auto più sporca, condizionare le piscine in un momento in cui fa un gran caldo e al contrario l’uso dell’acqua sarebbe richiesto eccome".
Fiume Po, avanza il cuneo salino: allertate le autobotti
Motivo per cui Gambini si mette anche "dalla parte della gente e prima di darle ulteriori problemi voglio confrontarmi con l’Aato, in una riunione che ho in programma i primi giorni della prossima settimana. L’ordinanza è un atto politico che richiede molta responsabilità e tempo di riflessione, tanto più che mi viene da fare una battuta: complimenti a chi ha gestito l’invaso di Mercatale perché è pieno, altro elemento che induce a cautela, pur riconoscendo che la siccità è forte come non mai e che potrebbe anche richiedere provvedimenti drastici".
Chi invece ha rotto gli indugi sono i sindaci di Pesaro Ricci, Vallefoglia Ucchielli, e Montelabbate Cinzia Ferri, nei cui Comuni da oggi e fino al 30 settembre scatta il divieto di prelievo e di consumo di acqua dell’acquedotto pubblico per l’irrigazione e annaffiatura di orti, giardini e prati, inoltre per il lavaggio di aree cortilizie e piazzali, il lavaggio ‘privato’ di auto e veicoli a motore. Vietato anche riempire piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino, insomma tutto quello che esula da usi diversi da quello alimentare domestico e per l’igiene personale.
"Chiediamo la massima collaborazione in questo periodo complesso per tutti – sottolinea Heidi Morotti, assessora alla Sostenibilità a Pesaro –. La responsabilità e le buone pratiche del singolo, se condivise, fanno la moltitudine e, quindi, la differenza, anche in termini di buon esempio e di passaparola virtuoso di scelte sostenibili". Morotti invita i pesaresi a "buone" azioni quotidiane: "Scegliete la doccia, al posto del bagno in vasca; inserite un frangigetto nel rubinetto (fa risparmiare fino al 50% d’acqua); chiudete il rubinetto mentre lavate i denti, fate la barba o lo shampoo; non buttate l’acqua di cottura, una volta raffreddata è possibile usarla per innaffiare le piante; usate la lavastoviglie (a pieno carico) invece di lavare i piatti a mano; installate una cassetta di scarico wc dotata di doppio tasto o di regolatore di flusso".
Anche il sindaco Ucchielli chiede la collaborazione dei cittadini ricordando il momento eccezionale: "La misura – spiega – si è resa necessaria in quanto le portate dei corsi d’acqua da cui dipende l’approvvigionamento idrico provinciale si sono ridotte sensibilmente e pertanto si è stati costretti ad adottare provvedimenti straordinari di contenimento dei consumi. Sono previste severe sanzioni per i trasgressori, si raccomanda pertanto di attenersi alle disposizioni emanate". Fino a ieri sera nessuna ordinanza a Fano.