Siamo tutti "figli delle stelle". Parole e danze per Margherita Hack

Stasera al Mississippi di Gabicce uno spettacolo teatrale dedicato alla grande astrofisica scomparsa a 91 anni

Era tantissime cose insieme, Margherita Hack, scomparsa a Trieste nel 2013, a 91 anni. Il grande pubblico la conosce come l’astrofisica sorridente capace di far capire le leggi dell’universo anche ai bambini, ma era anche un’artista, una che aveva suonato la tromba, scritto canzoni per Sanremo, fatto l’attrice di teatro. Lo spettacolo di stasera, "Siamo figli delle stelle" (ore 21,15, Mississippi, Gabicce), scritto da Alessandra Pizzi, 51 anni, autrice e regista, vuole evidenziare proprio questa ’ricchezza’ della grande astrofisica fiorentina.

Alessandra Pizzi, come nasce questo spettacolo?

"Seguo il filo dei grandi classici della letteratura, ora ad esempio siamo in tournée con ’Un amore’, di Dino Buzzati, l’idea era creare una sezione che raccontasse le figure femminili. Lo spettacolo nasce per parlare di dialogo di genere, e lei, Margherita Hack, è un modello importante, in questo senso, non solo per i giovani. E’ una che ha fatto avanguardie che hanno tracciato il solco, anche sui diritti delle donne, della scienza, della ricerca, per le affermazioni della diversità, e che ha creato le basi per una società contemporanea che riesca a fare sintesi delle differenze".

Che personaggio era, e come è ricreata nel suo spettacolo?

"Era vulcanica. Cioè una sempre in movimento e che, come i vulcani, nasconde un parte sommersa, un’anima diversa da quella che eravamo abituati a vedere. Ha avuto modernità di pensiero, di approcci, di etica. Lei ad esempio era comunista, ma i concetti liberali del progresso per lei hanno sempre avuto una grande importanza, ci ha insegnato l’etica del vivere: oggi noi consumiamo tutto, pretendiamo di essere padroni di tutto, ma lei ci dice che siamo come un’ alga o un pulcino..."

Hack, nota vegana, è stata una paladina dei diritti degli animali...

"Esatto. Ma anche dei concetti di felicità e uguaglianza. Lottava anzitempo per i diritti delle persone gay. Leggevo ieri che in alcuni teatri in passato sono stati vietati spettacoli su di lei, perchè la chiesa la considera un personaggio scomodo. E’ vero, lei non credeva in un Dio che ha creato, accettava però il bisogno di tanti di credere in Dio"

Amore e fratellanza, due concetti base della sua vita.

"Io cerco di evidenziarlo. Hack ha amato tutto: i gatti, il suo lavoro, il marito, ricordiamoci che ha sposato un fascista, lei fervente comunista, e ci ha fatto capire che la diversità non è un ostacolo, unico modo per costruire una società multietnica"

Tutto ciò come rientra nello spettacolo?

"Si citeranno tanti lavori autobiografici e interviste, alcune inedite, che ci ha lasciato. Tutto affiancato a una parte più intima rappresentata dalla danza (Marilena Martina sarà coreografa e ballerina, ndr), che omaggia la sua anima artistica".

Alessandro Mazzanti