
Per la riapertura ci sarà il direttore generale dei Musei del Ministero. Gallo: "Usati i finanziamenti del Pnrr".
Tra un mesetto potremo rivedere nel suo splendore, tra il mistico e l’estetica perfezione, lo studiolo del duca Federico, dopo un necessario intervento di conservazione e restauro. Per l’occasione tornerà in città il direttore generale dei Musei del Ministero della cultura, Massimo Osanna. L’intervento era iniziato con la chiusura del 4 novembre scorso e il 30 maggio, in tempo per la festa del 2 giugno, lo studiolo sarà di nuovo accessibile al pubblico. Ma cosa è stato necessario fare? "Interventi di rifunzionalizzazione degli impianti che rispecchiano la nostra volontà di offrire un Palazzo Ducale sempre più accessibile, in grado di rispondere alle moderne esigenze della museografia e di emozionare il visitatore che arriva a Urbino" aveva detto il direttore della Galleria Nazionale delle Marche, Luigi Gallo. "I finanziamenti del Pnrr hanno permesso di affrontare il necessario rinnovo degli impianti del museo che erano obsoleti – afferma il direttore Gallo – con l’occasione, visto anche il considerevole coinvolgimento della struttura, si è proceduto a un’operazione accurata di restauro e studio dell’edificio, nonché al completo riallestimento delle opere. Questa operazione sta coinvolgendo progressivamente tutti gli spazi: prima l’ala orientale, con l’Appartamento della Jole, poi quella occidentale, con le stanze dette “degli Ospiti” e ora l’Appartamento del Duca con il celebre Studiolo per poi terminare con i restanti ambienti. Un’azione complessa messa in atto per migliorare gli standard museali della Galleria Nazionale delle Marche e che, al contempo, cela un accurato lavoro di indagine, studio e restauro del palazzo e delle collezioni".