REDAZIONE PESARO

Lo sfratto a Pesaro diventa un caso: per la donna invalida si muove Rai 1

Il legale: “Servivano farmaci lasciati nella casa, non ci hanno fatto entrare: ‘Chiamate la Guardia medica’”

La donna è già sulla barella: la lunga giornata dello sfratto, iniziata la mattina e protrattasi fino al pomeriggio, è finita

La donna è già sulla barella: la lunga giornata dello sfratto, iniziata la mattina e protrattasi fino al pomeriggio, è finita

Pesaro, 6 ottobre 2024 – Se non ci saranno contrordini il caso di Monica Caroni, la 59enne sfrattata ieri dalla abitazione di via Giansanti, con l’aiuto anche della forza pubblica, prende una ribalta nazionale. Perché il legale della donna, che è invalida al 100% per una sclerosi multipla, è stato contattato dalla redazione di una trasmissione di Rai 1 molto popolare come “Affari italiani”. Se non ci saranno contrordini, il collegamento è stato messo in scaletta per domani pomeriggio con interviste sia alla stessa professionista che al suo avvocato.

Uno sfratto quello dell’altro ieri che è durato 7 ore con intervento della polizia, dei vigili del fuoco e che nel corso della giornata ha visto alternarsi davanti all’abitazione di via Giansanti anche tre ambulanze, una del 118 e due della Croce Rossa. Monica Caroni, 59 anni, ragioniera commercialista, è una figura conosciuta in diversi ambienti della città non solo per ragioni professionali, ma perché è stata anche socia del club Rotary Rossini. Poi la sua vita ha girato pagina perché con il progredire della malattia, una sclerosi multipla, tutto è cambiato. Il mutuo contratto con la banca è finito in gloria, e la sua posizione è terminata, in pieno covid, tra i crediti deteriorati e quindi finita in mano ad una società che poi ha messo all’asta l’appartamento dal quale è stata l’altro ieri sfrattata. Passaggi, questi, che la Caroni contesta. Va detto per amor di verità che la prefettura in questa vicenda ha avuto un ruolo “solo per capire di più la situazione di questa signora e quindi gli aspetti sociali e umani legati alla persona”. Nulla a che vedere con la decisione presa dal tribunale che l’altro ieri ha ordinato di liberare la casa con uso della forza pubblica. Monica Caroni dopo lo sfratto è stata portata all’hotel Bluemoon in viale Trieste.

Nella mattinata, in questa vicenda che ha contorni e toni molto aspri, l’avvocato Maurizio Ballarini ha cercato la custode giudiziaria al fine di poter prendere all’interno dell’appartamento di via Giansanti i medicinali salvavita: “Ho chiamato l’avvocatessa e mi è stato risposto che era all’estero e che quindi non potevano aiutarmi. Ho detto che si trattava solamente di prendere i medicinali ma non ho avuto risposte. Allora ho chiamato in questura per capire come fare ma mi hanno detto che non mi potevano aiutare perché le chiavi dell’appartamento erano in mano al curatore giudiziale. Dopo alcune insistenze, visto che si era di fronte ad una donna molto malata, mi è stato risposto, non dalla questura, che per qualsiasi problema poteva rivolgersi alla guardia medica. Devo dire che di queste situazioni ne ho viste molte, ma mai a questi livelli”.

Intanto Monica Caroni nel pomeriggio di ieri è stata accompagnata al pronto soccorso per accertamenti alla schiena, ad una spalla ed anche ad un ginocchio perché ha cercato di divincolarsi: “Sono due giorni che non mangio e solo questa mattina ho fatto colazione. Ma non importa – dice –. Ma vorrei sapere una cosa: se dicono che sono titolare di un appartamento, ma perché non mi hanno portato lì?”. Bisogna aggiungere che la situazione di Monica Caroni non era delle migliori. La fotografia arriva dall’alimentari dove si fermava a fare la spesa tutti i giorni. La titolare dice: “Prendeva 3 fette di prosciutto, una di mortadella ed un panino...”.