L’autunno è il tempo della Terra, dei suoi prodotti enogastronomici ma anche della sua essenza fisica più intima che accompagna il nostro vivere quotidiano. L’occasione per approfondire questo rapporto ce la offre la IX Settimana del Pianeta Terra con i suoi 87 “geoeventi“ sul territorio nazionale di cui 11 nelle Marche, dal 2 al 10 ottobre.
Il primo unisce geoscienze e arte, oggi alle 17 nella chiesa di San Francesco di Mercatello, con l’apertura della mostra “Il vero paesaggio della Gioconda“ dell’artista Carlos Alberto Bartolucci noto per le sue copie a carboncino delle più famose opere rinascimentali.
Il percorso parte dai celebri studi di Rosetta Borchia e Olivia Nesci sui paesaggi dei dipinti rinascimentali e dall’identità della dama rappresentata da Leonardo, non più Monna Lisa ma Pacifica Brandani di Urbino.
"E’ stato un parto difficilissimo" rivela Olivia Nesci "perché Leonardo non riproduce il paesaggio come è ma lo comprime e lo distorce secondo tecniche a lui usuali. Ma il prodotto finale è straordinario, da qui l’idea di partecipare alla Settimana del Pianeta Terra".
Un’esposizione originale, dal disegno di Bartolucci alle altre opere dell’artista mercatellese che resteranno esposte fino al 20 ottobre nell’orario 9-13 e 15-17 di ogni giorno. Nel sito www.settimanaterra.org le modalità di partecipazione agli eventi, che il paleontologo Rodolfo Coccioni, professore onorario dell’Università di Urbino ha coordinato assieme al collega Silvio Seno. A lui chiediamo a quali appuntamenti si potrà partecipare nel nostro territorio oltre a quello di Mercatello.
"Gli eventi si articolano in esposizioni ed escursioni. Domani, domenica 3, alle 9 il Centro Visite del Parco san Bartolo di Pesaro ospita la conferenza “La paleontologia, la geologia nel Parco Naturale del San Bartolo e le collezioni naturalistiche“ con diversi esperti che dalle 11 alle 13 accompagneranno il pubblico per 4 km attraverso spettacolari vedute del Parco tra natura e mare. Sabato 9 ottobre alle 11 ci aspetta un’escursione guidata da me tra le grotte cretaciche della Riserva Naturale del Furlo. Anche questa sarà di una difficoltà minima: 2 km per raccontare la ricerca che ha messo in evidenza come, tra 86 e 78 milioni di anni fa, l’asse di rotazione di quella straordinaria “trottola“ che è il nostro pianeta abbia oscillato da un lato e all’indietro di 12° per poi ritornare nella posizione originaria, seguendo un “vagabondaggio polare“".
Insomma anche quest’anno un impegno su vasta scala, con quali obiettivi? "Il nostro motto è “una società più informata è una società più coinvolta“. Oggi siamo nell’era che qualcuno ha definito “post-accademica“ ed è importante che la scienza si avvicini in modo serio al grande pubblico. Si tratta di rispondere a una doppia necessità: professionale per gli scienziati e democratica per la società, dando corpo al concetto di “cittadinanza scientifica“ ovvero al diritto di tutti noi di partecipare alle scelte che derivano dall’impresa scientifica e di condividerne le opportunità che ne derivano. Un’esigenza antica, che già Dante proponeva in tutte le sue opere e che noi oggi sentiamo il dovere di proporre con forza".
Tiziano V. Mancini