REDAZIONE PESARO

Due scuole chiuse a Urbino e Fano, non superano le verifiche sismiche

Sono l'istituto Raffello e il liceo Nolfi. Entrambi presentano forti criticità sui materiali delle strutture in cemento armato. In 2mila in moduli scolastici temporanei

Le due scuole chiuse: a sinistra il Raffaello di Urbino, a destra il Nolfi di Fano

Le due scuole chiuse: a sinistra il Raffaello di Urbino, a destra il Nolfi di Fano

Pesaro Urbino, 6 settembre 2019 - La notizia è giunta inaspettata in Provincia. Da verifiche statiche e di vulnerabilità sismica finanziate dal Miur (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) ed effettuate da tecnici incaricati dall’Amministrazione provinciale attraverso apposito bando, è emerso che i 2 edifici che ospitano il liceo “Nolfi” di Fano (ex Carducci in via Tomassoni 2 e plesso in via Tomassoni 4) e quello dell’IIS (Istituto d’istruzione superiore) “Raffaello” di Urbino (via Muzio Oddi), tutti risalenti alla metà degli anni ‘60, presentano forti criticità sui materiali delle strutture in cemento armato, tali da impedire la riapertura per l’anno scolastico 2019-2020. E non solo: mentre il plesso del “Nolfi” in via Tomassoni 4 potrà essere recuperato dopo interventi su alcuni elementi strutturali e quindi riaperto (si ipotizza entro dicembre), per l’edificio del “Nolfi” ex Carducci e per l’IIS “Raffaello” di Urbino la situazione è stata considerata non idonea all’attività scolastica.

AGGIORNAMENTO / Scuola Nolfi chiusa: parte degli studenti al Torelli

“La difficoltà più immediata a cui far fronte - evidenzia la vice presidente della Provincia Chiara Panicali - è reperire nuovi spazi per circa 2000 tra studenti e personale scolastico. E’ una situazione di emergenza a cui va data immediata risposta. Non ci aspettavamo che le verifiche statiche potessero evidenziare questa condizione, anche perché nelle due strutture del ‘Nolfi’ di Fano, non c’erano fessurazioni e al ‘Raffaello’ erano presenti limitate fessurazioni, costantemente monitorate, ma nulla che facesse prevedere questo epilogo. Invece le verifiche statiche, che sono molto approfondite, con prelievo di campioni di cemento e ferro da analizzare, danno risultati chiari. La relazione ufficiale dei tecnici è giunta questa mattina, è evidente che le scuole vanno immediatamente chiuse in quanto non più idonee allo svolgimento delle attività scolastiche. Abbiamo informato il Prefetto ed i sindaci di Fano ed Urbino, che emetteranno le relative ordinanze, oltre ai dirigenti scolatici”.  

In Provincia è appena terminato un incontro convocato d’urgenza, a cui hanno partecipato, oltre alla vice presidente Chiara Panicali, il sindaco di Fano Massimo Seri con l’assessore Samuele Mascarin ed il dirigente Pietro Celani, il sindaco di Urbino Maurizio Gambini (che ha anche la delega all’Istruzione), i presidi del “Nolfi - Apolloni” Samuele Giombi e del “Raffaello” Daniele Piccari, il direttore generale Marco Domenicucci, il segretario generale della Provincia Michele Cancellieri ed il dirigente del Servizio edilizia scolastica Maurizio Bartoli. Sono state individuate varie soluzioni, anche se la più probabile e più rapida sembra la predisposizione di moduli scolastici temporanei, garantendo al tempo stesso il normale avvio dell’anno scolastico attraverso eventuali doppi turni in altre strutture.

“La Provincia – evidenziano il direttore generale Marco Domenicucci ed il dirigente del Servizio edilizia scolastica Maurizio Bartoli - si attiverà per reperire risorse per affrontare l’attuale situazione d’emergenza. Dall’incontro di stasera è emersa grande collaborazione fra enti e dirigenti scolastici per risolvere al meglio la situazione”.