REDAZIONE PESARO

Scuola di via Fermi: 18 positivi. Via ai tamponi

Screening di massa per fermare il focolaio esploso tra il personale. Chiusa una sezione nella scuola dell’infanzia

Tamponi alla scuola primaria di via Fermi dell’istituto comprensivo Leopardi per bloccare il contagio tra bidelli, insegnanti e amministrativi. "L’Asur sta organizzando lo screening che avverrà a scuola – conferma la preside dell‘Istituto comprensivo Leopardi, Lucia Nonni –. Ho chiesto questo provvedimento all’Asur perché alla Leopardi i 4 casi di Covid certi al 31 gennaio sono diventati 18 il 6 febbraio. Se un altro, di cui attendo l’esito del molecolare in queste ore, risultasse positivo, allora il numero totale dei contagiati, tra il personale della scuola, arriverà a 19. Credo sia opportuna una verifica sanitaria".

Ad aspettare l’esito del tampone c’è una bidella che nei giorni scorsi è stata nominata a fare la supplenza, giusto?

"Sì. È un collaboratore scolastico che è stato nominato per sostituire la collega risultata positiva la settimana tra il 31 gennaio e il 2 febbraio".

Come è iniziata?

"Non tutti i plessi della Leopardi sono toccati da questa situazione. All’infanzia di via Fermi da domani abbiamo una sezione chiusa per via della positività di un insegnante. Oggi (ieri per chi legge) abbiamo avuto la conferma del tampone. Totalmente estranea è l’infanzia di via Bonali. Alla Collodi di via Ugolini abbiamo avuto solo un collaboratore scolastico. Vorrei puntualizzare che in massima parte la situazione non riguarda classi, ma solo personale. Io spero che lo screening veloce sia fatto a tutto l‘Istituto, ma il plesso che attualmente sarà interessato è la primaria di via Fermi".

Quante persone sono ora in malattia per il Covid nella sua scuola?

"Cinque amministrativi, il direttore generale, 9 collaboratori scolastici, 3 insegnanti. Attendiamo la risposta del molecolare per 1 lavoratore".

Avrebbe preferito chiudere la scuola?

"Considerata l’esplosione rapida di contagi nel plesso della primaria di via Fermi, ho chiesto all’Asur di valutarne la temporanea chiusura. Ma il tracciamento è diverso rispetto alla prassi che si attua quando in classe c’è un positivo tra gli alunni o tra i docenti. Infatti in quel caso la classe va in quarantena di default. Invece per i collaboratori scolastici l’Asur chiama ogni singolo per fare il tracciamento precisamente. Però…".

Però?

"Sono d ‘accordo con il collega Riccardo Rossini. I collaboratori scolastici sono coinvolti in molte attività ed entrano in contatto con i bambini. Per esempio gestendo la mensa, accompagnando gli alunni ai pullmini".

Come si è regolata?

"Ho mantenuto costanti i rapporti con l’Asur comunicando in tempo reale le positività che via via emergevano. In alternativa alla chiusura ho chiesto l’organizzazione di uno screening di massa ricevendo disponibilità da parte del dottor Liverani che ringrazio".

Domani lezioni regolari?

"Sì. Delle classi abbiamo in quarantena solo una sezione dell’infanzia di via Fermi. Non abbiamo avuto ulteriori comunicazioni dall Asur".

E col personale Ata che farà?

"In segreteria, chiusa al pubblico, di 9 impiegati, 6 sono in malattia per il Covid. Ho attivato lo smartworking: due da casa, uno in presenza. Di bidelli siamo sotto di tre. Proveremo a sostituirli, ma non è facile".

Solidea Vitali Rosati