Fuori il cielo è grigio ma dentro la luce naturale è ancora di meno. E allora qualche timido raggio di sole sembra entrare dalle finestre a volta dalla Data a Urbino. Siamo all’interno del cantiere delle antiche scuderie ducali nell’ultima tranche di un lungo restauro che la città attende. Dopo l’apertura come presidio Expo nel 2015 e altri piccoli rifacimenti la struttura è chiusa da tempo: i tre piani entro giugno dovrebbero tornare vivibili ospitando 580 persone.
I lavori intanto hanno visto il completamento degli impianti termici ed elettrici, si procede con i controsoffitti e interventi mirati sulle opere già esistenti. Il focus è sul secondo e terzo piano visto che il primo (e quello terra) sono stati conclusi con l’appalto precedente. Da realizzare anche i servizi igienici, un blocco per ogni piano. Strutturalmente sono stati completati gli impianti di smaltimento delle acque a monte della copertura, ripristinata la copertira in coppi e la linea vita è stata installata. Quello che i cittadini vedranno saranno i contro soffitti ad onda all’ultimo piano, le parti metalliche riverniciate e le pavimentazioni piastrellate, tranne al piano principale dove c’è il parquet. Il cantiere ha visto uno stop da giugno a settembre, per l’adeguamento anti incendio, essendo l’ultimo progetto del 1993. Quindi è stato necessario realizzare un contro soffitto in più e la protezione delle strutture metalliche, mentre le vie di uscita erano già abbozzate secondo i nuovi parametri.
"La modifica del progetto è l’integrazione dei lavori ha richiesto più tempo. Un milione e 610mila euro sono i costi con fondi Pnrr per il secondo e terzo piano che si sommano al milione utilizzato per il primo piano, da risorse regionali", spiega il sindaco Maurizio Gambini. La Data sarà una struttura multi funzionale a cui si deve dare un’identità: "Sicuramente ci sarà una zona per la somministrazione di cibi e bevande, delle sale con postazione lavoro ma poi pensiamo a sale riunioni, biblioteche e attività congressuali. Siamo consci che questo ambiente andrà vissuto intensamente e interamente - prosegue Gambini -. I piani andranno divisi ma potranno essere utilizzati comunicanti".
La gestione affidata ai giovani, "o almeno ci piacerebbe. Il desiderio che abbiamo come amministrazione è tenerla aperta h24. Questo luogo sarà ideale per musica, mostre, studio, lavoro e aggregazione. A primavera spero che il cantiere sia chiuso per poi incontrarci con le associazioni giovanili e cittadine per la gestione degli spazi", conclude il sindaco.
Francesco Pierucci