Scomparso un ragazzo di 19 anni vicino a una diga: ore di attesa a Pesaro

L’allarme è stato lanciato ieri pomeriggio alle 18.30 dal padre disperato. Sul posto squadre di vigili del fuoco e i sommozzatori. Ricerche con i droni

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Le ricerche del 19enne scomparso fatte con i droni notturni dei vigili del fuoco

Pesaro, 14 ottobre 2024 – Non si trova più dall’altra notte un ragazzo di 19 anni che ha lasciato la sua auto accanto alla diga del Furlo. A denunciarne la scomparsa ieri pomeriggio è stato il padre intorno alle 18.30. Ci sono dei testimoni che affermano di aver visto la vettura ferma vicino alla casa del custode della diga già dalle 2.30 dell’altra notte. Sul posto, sono arrivati i vigili del fuoco di Pesaro, Cagli, i sommozzatori da Ancona e un reparto con i droni attrezzati con visori notturni a raggi infrarossi. Saranno proprio questi a volare sopra la diga e lungo il letto del fiume Candigliano per scoprire se vi è il corpo del ragazzo. Il quale non risponde più alle chiamate da molto tempo.

I genitori non sanno perché si trovi la sua auto in quel punto della vecchia Flaminia che attraversa il Furlo. Sembra essere chiusa. Per i vigili del fuoco si prospetta una notte di ricerche in punto del fiume dove l’acqua puà arrivare a 4 metri di profondità. Il pericolo è rappresentato dal salto che potrebbe aver fatto il ragazzo volando nelle acque per trenta o quaranta metri. Non sono state ritrovate tracce che possano far pensare ad un gesto estremo ma è ciò che sospettano gli inquirenti arrivati sul posto.

Si trovano sul posto anche i genitori del ragazzo e gli amici ma fino a tarda sera non sono emerse novità. Saranno i sommozzatori che si muoveranno con un gommone nel fiume ad effettuare le ricerche.

C’è da dire che in quel punto, dove è stata rinvenuta l’auto, non ci sono sentieri che portano in cima alla Gola ed è per questo che i soccorritori hanno subito optato per cercare nel sottostante fiume Candigliano il corpo del ragazzo. Seppur questa sia l’ipotesi peggiore, è anche l’unica che in questo momento sembrano credere gli inquirenti.

Non va sottovalutata nemmeno la possibilità che il ragazzo abbia semplicemente parcheggiato la sua auto nell’area di sosta della diga per poi salire e ripartire con un’altra auto. E’ certo che il suo telefono non emette segnali e non sembra localizzabile, almeno per ora.

Le ricerche continueranno per tutta la notte puntando soprattutto sui droni con i visori notturni.