Su via Vitruvio e su quelli che potrebbero essere i resti della famosa Basilica, lo Stato ha posto il vincolo di bene pubblico di interesse culturale. La comunicazione è dell’11 ottobre scorso, inviata all’imprenditore Paolo Antonioni, proprietario dell’area nella quale, a marzo di quest’anno, sono emersi i resti archeologici di un importante complesso monumentale pubblico di epoca romana (marmi preziosi, muri spessi 1,50 metri ed un imponente pilastro). Ora sarebbe in corso, da parte del Ministero della Cultura, la stima del valore dell’area per l’eventuale acquisto: si parla di alcune centinaia di migliaia di euro visto che si tratta di una proprietà nel cuore del centro storico e nella quale sarebbero dovuti sorgere quattro nuovissimi appartamenti.
Il Comune, al quale potrebbe essere affidata l’area una volta acquistata dallo Stato, guarda con estremo interesse al procedere dell’iter. Quello di trasformare l’area archeologica di via Vitruvio in un "museo di Stato" era una delle ipotesi formulate dal sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, in visita "alla piccola Pompei di Fano" nel mese di agosto. In quella occasione il sottosegretario aveva anche lanciato l’idea alternativa di "affidare l’area ad un bravo architetto per trasformare il piano terra in una zona aperta al pubblico, un vero e proprio museo della ‘casa romana di Fano’ o della ‘Basilica di Vitruvio’, mentre nella parte superiore si sarebbero potute realizzare delle abitazione in legno con vista sui resti romani".
L’invito "a mantenere alta l’attenzione sugli scavi di via Vitruvio" arriva dal professor Oscar Mei, archeologo, docente dell’università di Urbino e coordinatore scientifico del Centro studi Vitruviani. "Sarebbe interessante proseguire con ulteriori saggi in via Vitruvio – ribadisce Mei – per acquisire maggiori informazioni sull’edificio già emerso". Il Comune, da parte sua, conferma la volontà di mettere a disposizione di via Vitruvio i 20mila euro (risorse dell’assessorato all’Urbanistica) inizialmente destinati al saggio archeologico in piazza XX Settembre. "Il Comune è pronto – conferma l’assessore all’Urbanistica Cristian Fanesi – a fare tutto quello che serve".
La Soprintendenza, esaurite le risorse (circa 45mila euro) stanziate dal Ministero della Cultura e già utilizzate per avanzare negli scavi dell’area privata, avrebbe ora manifestato il suo interesse ad effettuare dei saggi in via Vitruvio, utilizzando le risorse comunali.