Scavi archeologici col metal detector. Giovane denunciato per furto di reperti

I carabinieri hanno scoperto un 28enne che a Fossombrone operava nell’area di San Martino del Piano

Scavi archeologici col metal detector. Giovane denunciato per furto  di reperti

Alcuni dei reperti ritrovati dall’archeologo improvvisato che ha fatto scavi nell’area dell’antica Forum Sempronii

E poi c’è chi fa il “tombarolo“. Non siamo ai livelli dei “colleghi“ toscani a caccia nelle necropoli etrusche o di quelli campani che scavano come talpe sotto alle case di Pompei, ma i carabinieri della stazione di Fossombrone e del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Ancona l’altro ieri hanno denunciato alla magistratura un 28enne di Fossombrone per scavi abusivi nel sito dell’antica Forum Sempronii. Il giovanotto, più modestamente, si limitava ad “arare“ l’area archeologica di San Martino del Piano con l’ausilio di un metal detector "e altri specifici strumenti per la ricerca di metalli", come recita un comunicato della Legione Carabinieri delle Marche.

Insospettiti dalla presenza dell’uomo in quella zona, i militari dell’Arma hanno fermato il soggetto e hanno trovato nella sua disponibilità numerose monete e altri frammenti in metallo e ceramica, ovviamente tutti detenuti illegalmente. Altri oggetti dello stesso tipo i carabinieri hanno poi trovato in casa dell’uomo grazie a una perquisizione. Evidentemente quella di lunedì scorso non era la prima “battuta“ di questo archeologo abusivo. Il bottino adesso è sotto sequestro, assieme agli strumenti adoperati per la ricerca. Il 28enne è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Urbino e ora dovrà rispondere di ricerche archeologiche non autorizzate, furto di beni culturali nonché di distruzione di beni culturali (perché scavare senza criterio provoca danni enormi al patrimonio archeologico). Non solo: in virtù di una novità legislativa del gennaio scorso, il 28enne rischia anche una pesante sanzione amministrativa per aver distrutto, con la sua attività di scavo, la stratigrafia in cui giacevano i beni archeologici, che è fondamentale per datare i reperti e stabilire che cosa giaceva dove e a quale livello. La normativa italiana è molto rigorosa, scavi archeologici o paleontologici si fanno solo se autorizzati.

a. bia.