Sanità, l’allarme di Cagli per i servizi in “ritirata“

Convegno promosso dalla minoranza di “Fare Comune“ e dal gruppo Pd

Sanità, l’allarme di Cagli per i servizi in “ritirata“

Convegno promosso dalla minoranza di “Fare Comune“ e dal gruppo Pd

A Smirra si è tenuto il primo incontro sulla sanità promosso dal Gruppo Fare Comune, dal Pd provinciale e locale di Cagli, alla presenza di un attento pubblico. La delegazione regionale composta da Maurizio Mangialardi, vicepresidente del Consiglio Regionale, e dai consiglieri regionali Micaela Vitri e Renato Claudio Minardi, con l’ex consigliere regionale Gino Traversini, ha informato i presenti sull’attuale azione di "svuotamento dei servizi sanitari di Cagli a favore di presidi ospedalieri limitrofi".

"Il costruendo ospedale “non Ospedale“ di Comunità – dichiara il capogruppo di Fare Comune Alberto Mazzacchera – è ancora mera azione di propaganda volta a distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dal rischio di chiusura del “Celli“ (con i servizi erogati dal Santo Stefano KOS Group), dalle mancate promesse di attivazione del PIT (Punto di intervento territoriale) e della seconda ambulanza medicalizzata, nonché dallo svuotamento dei servizi ambulatoriali che i cittadini stanno ogni giorno sperimentando sulla loro pelle. Ne è una prova il fatto che dopo la “comparsata“ preelettorale dell’assessore regionale Baldelli, non a caso pochi giorni prima delle elezioni comunali del giugno 2024, il sito sul quale sarà costruito l’ospedale non Ospedale è rimasto semplicemente il campo che era prima. Inutile rimarcare come la data di rendicontazione imposta dall’Unione Europea per il giugno 2026 stia diventando una chimera. Il tema dell’emergenza urgenza è per Cagli e per il territorio del Catria e Nerone una questione sempre più drammatica, per il quale occorre finalmente fare una battaglia comune come ha giustamente dichiarato Alessandro Piccini, neo Presidente dell’Unione Montana. È stato inoltre precisato come grazie ad una precisa azione politica, portata avanti dai consiglieri del territorio di centro-sinistra, Cagli era stata inserita tra le realtà che avrebbero potuto ottenere una deroga quale presidio ospedaliero in zona disagiata. Ma nel 2023 la Giunta regionale Acquaroli, con il nuovo PSSR, ha tolto a Cagli e Sassocorvaro tale possibilità che invece è stata concessa a Cingoli e riconfermata per Pergola. Tale azzeramento di Cagli, nel silenzio del sindaco Alessandri, rimane incomprensibile ed immotivato e non tiene conto dell’ampiezza di un territorio fragile che va sostenuto, non depredato. Difendere la sanità ed in particolare l’emergenza urgenza – conclude Mazzacchera – indipendentemente dal luogo di residenza, significa mantenere le condizioni di base per consentire lo sviluppo economico e sociale del territorio stesso".

Dagli interventi di tutti i relatori e degli esponenti politici del Pd (Sandrina Maggioli, segretaria Pd di Cagli, e Rosetta Fulvi, segretaria provinciale) emerge con chiarezza che "per prima cosa occorre assicurare nel quadro del prossimo bilancio regionale le risorse necessarie (4,5 milioni) per l’adeguamento del “Celli“ alla normativa antisismica onde mantenere e potenziare il Santo Stefano KOS Group. Questa, insieme al PIT, alla seconda ambulanza medicalizzata e al ripotenziamento dei servizi ambulatoriali, è oggi la priorità".

Mario Carnali