San Domenico, ora serve un’indagine archeologica

Il progetto di recupero prevede una spesa complessiva di oltre 8 milioni di euro.

San Domenico, ora serve un’indagine archeologica

San Domenico, ora serve un’indagine archeologica

Si parte con il recupero del convento di San Domenico (nel rendering ecco come verrà). E’ stata liberata la piazzetta delle erbe dalle bancarelle e sono stati tolti i ponteggi. Un complesso molto particolare il San Domenico perché nessuno sa quali sorprese riservi il sottosuolo, anche alla luce di quello che emerso sul fronte piazza del Popolo quando è stato rifatto il selciato.

E proprio per questa ragione l’amministrazione ha dato l’incarico, per un importo di 10mila euro e spiccioli, per la sorveglianza archeologica alla società Tecne di Riccione visto che in alcuni punti, come la piazzetta che dà sul retro, in via Giordano Bruno, sarà al centro di scavi per la realizzazione di uno scalone e dell’ascensore. Questo è ciò che prevede il progetto che è stato elaborato dall’architetto Guido Canali di Parma, studio fra l’altro che venne pagato dalla Fondazione Cassa di Risparmio. In totale per il recupero del San Domenico sono stati messi sul tavolo 8 milioni e 333mila euro. Il restauro di questo antico convento, è un intervento molto impegnativo sotto tutti i profili. Sotto la piazzetta delle Erbe, ma non solo, si nasconde un dedalo di cunicoli ispezionati solamente in parte. Sorveglianza archeologica non a caso perché si è all’interno di un’area che forse rientrava nell’ambito dell’antico foro romano, dove vi sono anche importanti affreschi e stanze con soffitti a cassettoni.