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‘San Benedetto’: spiragli. Il Comune compra l’ala che si affaccia sul Corso

Approvata la delibera di giunta: spesa complessiva di 2,8 milioni di euro. Vimini contro la Regione: "C’è immobilismo da parte degli altri enti coinvolti". .

‘San Benedetto’: spiragli. Il Comune compra l’ala che si affaccia sul Corso

Segna un’accelerata nel recupero del San Benedetto la delibera approvata martedì dalla Giunta, presentata dall’assessore al Fare Riccardo Pozzi e dal vicesindaco Daniele Vimini, con cui il Comune acquista da Ast la porzione dell’immobile affacciata su corso XI Settembre. "Stiamo facendo la nostra parte per rigenerare una delle strutture più imponenti e complesse della città – dicono Pozzi e Vimini –. Per farlo, l’Amministrazione ha approvato l’acquisto della porzione che insiste sul corso (e che si allunga in parte su via Belvedere), per una spesa complessiva di 2,8 milioni di euro e, parallelamente, ci impegniamo a eseguire gli interventi di riqualificazione su una porzione della stessa (la cui superficie fa angolo tra corso XI Settembre e via Belvedere). Spazi che consegneremo, "pronti all’uso", entro il 31 marzo 2026 all’Ast che potrà usarli per 25 anni in comodato gratuito, con destinazione ambulatori e uffici, per poi diventarne proprietaria".

"Stiamo portando avanti le azioni previste – spiega Riccardo pozzi – dall’accordo siglato ad aprile 2021 insieme alla Regione e all’ex Asur dal progetto presentato dal Comune, che ha ottenuto 15 milioni di euro di finanziamenti Pinqua". Inserita tra le progettualità finanziate dal Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare anche l’operazione "congiunta" che porta con sé la delibera e che ha come altro oggetto le 5 unità abitative di via Cattaneo di cui ad oggi sono comproprietari Ast Pesaro e Urbino e Comune di Pesaro. "Con la delibera che sarà discussa lunedì in consiglio comunale – precisa Pozzi – andiamo a liquidare con 241mila euro (di cui 168 mila finanziati col Pinqua) l’Azienda sanitaria territoriale per diventare unici proprietari dei 5 appartamenti e realizzare gli interventi che ci consentiranno di trasformare lo stabile in residenze per artisti".

L’assessore al Fare sottolinea: "Ai passi avanti fatti dal Comune si contrappone però l’immobilismo degli altri soggetti interessati dal progetto di recupero del San Benedetto. Questo è un puzzle complesso, a cui stiamo aggiungendo i nostri elementi seguendo quanto stabilito ma che mai si realizzerà se la Regione farà la sua parte. A distanza di più di due anni non sono state nemmeno avviate le procedure formali per gli interventi che competono ad Asur e Regione. Una mancanza non da poco, che rischia di far perdere alla città un’occasione storica. Se non verranno realizzate le opere sulle parti attigue a quelle del Comune (parlo ad esempio del recupero della corte) non sarà approvato il collaudo degli interventi che realizzeremo. Buttando all’aria 15milioni di euro".

"L’immobilismo della Regione verso il San Benedetto rispetto agli impegni che aveva preso è grave. Se non interviene sulle parti di sua competenza – lancia l’allarme il vice sindaco Daniele Vimini – (giardino, cortili esterni comuni) c’è il rischio concreto che il Comune possa non avere l’agibiltà sugli appartamenti recuperati con il finanziamento Pinqua sul corso. La scadenza del marzo 2026 incombe e se la Regione non si muove sono guai grossi".

Luigi Luminati