Matteo Salvini era venuto in provincia (a Pesaro), per l’ultima volta, lo scorso 20 febbraio, a pochi giorni dal lockdown che ha fermato il Paese. Ieri è tornato. Ma il tempo di un pranzo. Un paio di ore a Villa Piccinetti, insieme a circa duecento militanti e simpatizzanti, tra i quali i parlamentari Latini, Paolini, Patassini, Pazzaglini e Marchetti, poi i consigliere regionali Carloni e Zaffiri e i consiglieri comunali di Fano e Pesaro. Arrivato con mezz’ora di ritardo, dopo aver fatto visita all’Hotel House di Porto Recanati e tenuto una conferenza in Ancona, il senatore è stato accolto dai rappresentanti dei vongolari di Fano e Pesaro: "Sono un vostro entusiasta consumatore", ha commentato Salvini, mangiando voracemente una vongola dietro l’altra.
La visita era stata programmata per incontrare i pescatori al porto di Fano. Poi, per mancanza di tempo, non s’è fatto. Ma per consentire alla categoria di esporre i propri problemi, i posti al tavolo del Capitano sono stati assegnati a rappresentati dei pescatori, degli agricoltori, degli edili e degli industriali. Prima di andarsene, Salvini ha concesso un breve discorso, oltre che i soliti selfie: "La voglia di cambiare dei marchigiani è notevole e io penso che a settembre non solo vinceremo, ma la Lega prenderà il 30% e sarà abbondantemente il primo partito nelle Marche. Ma la differenza non dobbiamo farla in questi 85 giorni di campagna elettorale, bensì quando andremo al governo. Io voglio tornare a Fano a testa alta dopo il voto. La priorità sarà riaprire gli ospedali chiusi". E Francesco Acquaroli (Fdi) è il candidato giusto alla presidenza? "E’ la squadra giusta. Faremo liste forti, coinvolgendo le realtà produttive".
Patrizia Bartolucci