Sacripanti: "Passi avanti sulla tattica, ma devo ancora trovare equilibri"

Il coach Sacripanti fa il bilancio del pre-campionato della squadra di Pesaro, evidenziando progressi tattici e la necessità di migliorare la resistenza fisica. Rammarico per la sconfitta ma fiducia nel gruppo.

Sacripanti: "Passi avanti sulla tattica, ma devo ancora trovare equilibri"

Sacripanti col preparatore Venerandi: ultimi carichi di lavoro prima del via

Ieri Sacripanti ha concesso un giorno di riposo alla truppa dopo il torneo di San Sepolcro, per il coach è il momento di stilare un primo bilancio del lavoro svolto: "Due partite molto interessanti, contro due squadre molto diverse, che ci hanno permesso di approfondire dei temi tecnici sia difensivi che offensivi - spiega Pino -, dato che Avellino faceva cambio sistematico su tutti. Scafati, invece, in attacco predilige l’uno contro uno alle collaborazioni, quindi cercando più isolamenti. Credo che sotto al profilo tattico abbiamo fatto dei passi in avanti, ma anch’io devo ancora trovare l’equilibrio per tenere in campo sempre il miglior quintetto a seconda dei momenti e delle situazioni". La sconfitta al fotofinish nella finale della ’Dukes Cup’ contro la Givova, dopo aver dominato il campo, ha lasciato un pizzico di rammarico nel clan biancorosso, ma la prova di qualità fornita incoraggia a sperare in progressi interessanti da parte di un gruppo di giocatori del tutto nuovo che si sta impegnando per diventare una vera squadra.

"Mi spiace sì, perché secondo me non avevamo mai fatto, finora, una prestazione di questo livello, però è durata 34’, invece dobbiamo allungare la tenuta. Il loro talento individuale ci ha punito forse più del dovuto, ma è pre-campionato, il rammarico va messo da parte".

Ha impressionato, proprio nella serata più impegnativa sotto i

al profilo atletico, la tenuta a rimbalzo dei lunghi biancorossi. "Dobbiamo ricordare sempre che noi non abbiamo il pivottone titolare che ne prende 15 da solo, per cui dobbiamo aiutarci tutti. Paradossalmente, nella prima serata del torneo di San Sepolcro, è stato più complicato perché contro Avellino abbiamo fatto tanti cambi sistematici e ad ogni tiro avevamo i lunghi fuori dalla linea dei tre punti a marcare gli esterni; mentre con Scafati la sfida è stata più di fisico e di uno contro uno. Oggettivamente, ci sono ancora tante cose da mettere a posto però devo dire con soddisfazione che i ragazzi mi seguono: vedo la volontà di assorbire il lavoro che si sta facendo, poi quando l’approccio è così positivo, come è stato con Scafati, tutto è più facile". Sacripanti è un coach meticoloso e sta studiando anche il pre-campionato altrui per capire la scala di valori che si sta delineando... "Sto seguendo i risultati di tutte le amichevoli e ho notato che spesso nel corso di un match si prendono 20 punti di vantaggio, ma si perdono per strada altrettanto facilmente, segno che la continuità ancora non c’è. I più solidi finora mi sembrano Brindisi e Cantù. Noi dobbiamo imparare a gestire anche i falli che, specie nel reparto dei play, ci hanno creato qualche problema".

e. f.