
SUL METAURO Riunione accesa venerdì sera a Mercatello. Tra i temi si è parlato di Fano-Grosseto: "La colpa è stata...
SUL METAURORiunione accesa venerdì sera a Mercatello. Tra i temi si è parlato di Fano-Grosseto: "La colpa è stata scaricata sulla mia amministrazione, specificando che nel 2018 non ha detto “no“ al passaggio del quarto lotto e andando in conferenza dei servizi – ricostruisce la vicenda l’ex sindaco Fernanda Sacchi –. Ma sanno tutti qual era la mia posizione: era necessario salire coi lavori da Santo Stefano di Gaifa e non partire dalla Guinza. Con me era d’accordo soltanto il sindaco di Urbania Marco Ciccolini e questo non è stato possibile. In quel periodo, infatti, i comuni dell’Unione Montana, su tutti Sant’Angelo in Vado, spingevano per aprire la galleria a qualsiasi costo. Io mi sono sempre battuta, però ovviamente un sindaco deve prendere una decisione, e siccome il territorio chiedeva fortemente l’apertura all’Umbria si è deciso di proseguire così. Il governo regionale di centrosinistra dell’epoca, con Andrea Biancani presidente della Commissione trasporti, mi disse che se non avessimo proseguito con la galleria verso l’Umbria si sarebbe fermato tutto. Per questo si decise di andare avanti".Anche il continuo della vicenda è stato burrascoso: "Anas mi ha proposto tre progetti tra cui scegliere. Nel frattempo la strada è stata declassata di rango pur di proseguire, con una decisione dell’Unione Montana alla quale ci opponemmo ancora soltanto io e Ciccolini e in parte Gambini. Ho visionato i progetti ho scelto il meno peggio. Avrei dovuto dire no a tutti i costi? Avrei messo in difficoltà tutto il territorio".Poi arrivò la svolta di centrodestra della Regione: "L’assessore Baldelli si è dato da fare per rimettere in moto i lavori e ha preso i progetti esistenti, approvati in conferenza dei servizi. Da lì si è ripartiti. Il 21 gennaio 2025 c’è stata una conferenza dei servizi per il quarto lotto: mi chiedo perché l’attuale amministrazione invece di fare prescrizioni ad personam che spostano la strada di 50 metri da alcune case, non ha detto il suo fermo no? Perché oggi come allora il territorio non vuole? Il comune di Mercatello ha scritto una lettera ad Anas per una verifica sui flussi di traffico che voleva condividere ma nessuno altro sindaco dell’Unione l’ha firmata. Come potevo io da sola fermare il progetto? Ci sono altri progetti che, per quanto utili e imprescindibili, potrebbero risultare impattanti, penso per esempio al metanodotto. Come mai in questi casi l’amministrazione non si oppone?".Andrea Angelini