ANNA MARCHETTI
Cronaca

S. Benedetto, cronache dal crollo: "Se la Regione non interviene siamo al punto di non ritorno"

Sopralluogo del sindaco Biancani nell’ex manicomio: "A febbraio partiamo con 15 milioni di lavori. La giunta Acquaroli non può far finta di niente. Altrimenti è a rischio anche l’agibilità dei luoghi riqualificati".

S. Benedetto, cronache dal crollo: "Se la Regione non interviene siamo al punto di non ritorno"

Sopralluogo del sindaco Biancani nell’ex manicomio: "A febbraio partiamo con 15 milioni di lavori. La giunta Acquaroli non può far finta di niente. Altrimenti è a rischio anche l’agibilità dei luoghi riqualificati".

Da febbraio 2025 partiranno i lavori all’ex ospedale psichiatrico San Benedetto: "L’investimento del Comune, nella parte di nostra competenza, è di 15 milioni di euro (finanziamento Pinqua), la Regione si occupi della porzione di sua proprietà. Le condizioni dell’edificio sono ad un punto di non ritorno. Se la Regione non interverrà sui suoi edifici fatiscenti, difficilmente il Comune potrà ottenere l’agibilità per i suoi anche se riqualificati". Paroel del sindaco Andrea Biancani, dopo il sopralluogo fatto ieri dal primo cittadino con i tecnici comunali e l’assessore alle Nuove Opere Riccardo Pozzi, richiama la Regione alle sue responsabilità.

Il sindaco ci va giù duro: "E’ bene che la giunta regionale e i membri della terza commissione consiliare ( che tra le altre cose si occupa di riqualificazione urbana, ndr) si rendano conto dello stato in cui si trova l’immobile e per questo li invito ad un sopralluogo congiunto Comune-Regione. Abbiamo già consegnato alla Regione 1,1 milioni di euro per l’acquisizione dell’immobile, utilizzi quelle risorse per gli interventi di emergenza. Tra l’altro su via Belvedere, a piano terra, ricaveremo ambulatori e uffici per un valore di 1,6 milioni che Ast utilizzerà in comodato gratuito per 25 anni prima di diventarne proprietaria". E ancora il sindaco Biancani: "Le condizioni del San Benedetto sono preoccupanti; era da 20 anni che non entravo nella struttura che oggi versa in uno stato di estremo degrado. Il Comune sta facendo la sua parte e da febbraio 2025 interverrà nell’area di cui è diventata proprietaria ma la Regione Marche deve fare lo stesso e in tempi celeri".

"L’immobile – spiegano il sindaco e l’assessore Pozzi – versa in uno stato di grave abbandono. Ci sono diversi tetti crollati; altrettanti sono i solai che registrano infiltrazioni di acqua piovana e che, se non sistemati, cederanno a breve. Buona parte del patrimonio pittorico è compromessa per l’umidità e la mancata manutenzione. Nella chiesetta ormai priva di tetto, il rosone interno in vetro, fino a pochi mesi fa al suo posto, è precipitato al suolo. Le corti interne sono diventate grovigli di rami e radici; i cornicioni pericolanti".

L’intervento del Comune riguarda 5.775 metri quadri spalmati su 4 piani che affacciano su corso XI Settembre e via Belvedere e si creeranno 38 appartamenti di edilizia residenziale pubblica e social housing. "La Regione – prosegue il primo cittadino– non può far finta di niente o anche solo attendere perché questo equivale a mandare in malora un edificio importantissimo per la città. I lavori nella parte che il Comune ha acquistato dalla Regione dovrebbero iniziare a febbraio 2025 (li realizzerà la Edilco di Altamura, che entro settembre consegnerà il progetto esecutivo, ndr). Ad oggi nulla si sa invece sulla restante parte del complesso di competenza regionale che è attigua e ben più grande di quella del Comune".

Il sindaco Biancani fa riferimento in particolare all’area che si affaccia sulle corti e sugli spazi esterni: "Spazi su cui insistono cornicioni e porzioni di tetto pericolanti che, terminate le opere del Comune, dovranno essere aperti e fruibili sia ai residenti delle nuove abitazioni, sia ai pesaresi tutti". Stesso problema anche sulla porzione di edificio che affaccia sulla vecchia lavanderia: "Senza interventi di messa in sicurezza si corre il rischio di impedirne l’accesso e la fruizione". Insomma, anche i luoghi che saranno riqualificati dai lavori di febbraio del Comune rischiano poi di non essere agibili.