CLAUDIO SALVI
Cronaca

Rossini Opera Festival, Palacio: “‘Bianca e Falliero’? Dura 4 ore, io resterei anche 5. Sarà un festival speciale”

Si parte con la prima alle 20: sarà l’esordio pure per l’Auditorium Scavolini dopo il restyling infinito Il sovrintendente: “Acustica top, ma dovremo fare qualcosa per le poltroncine scomode della gradinata”

Il sovrintendente Ernesto Palacio al Carlino

Il sovrintendente Ernesto Palacio al Carlino

Pesaro, 7 agosto 2024 – Un Rof scintillante come mai, quello che si aprirà questa sera all’Auditorium Scavolini (ore 20) con ‘Bianca e Falliero’. Ernesto Palacio, alla vigilia dell’avvio della 45esima edizione, è sicuro che quest’anno il “suo” sarà un festival speciale – non solo per la fortunata concomitanza della Capitale della cultura – ma anche per la varietà delle proposte, per alcuni debutti ma anche per attesi ritorni; per la forte percentuale di giovani entrati nelle produzioni e soprattutto per un luogo ritrovato: l’Auditorium Scavolini. E nella sua visita al Carlino con il sovrintendente partiamo subito da questo argomento.

Palacio, l’attesissimo e sofferto Auditorium ha superato la prova più difficile, cioè quella dell’acustica?

“Direi proprio di sì, soprattutto per chi si siederà sulle gradinate. Ovviamente non essendoci una buca per l’orchestra il ’bilanciamento’ dei volumi tra canto e orchestra, cui è costretto il direttore, sarà impegnativo. Ma la resa sonora già alle prove direi che è ottima”.

Quasi quattro ore di opera per Bianca e Falliero qualcuno si è lamentato per le poltroncine della gradinata molto scomode.

“L’opera è lunga ma è meravigliosa e dunque passa velocemente; io rimarrei un’altra ora ad ascoltarla. Quanto alle poltroncine stiamo provvedendo: abbiamo acquistato dei cuscini che serviranno a rendere più confortevole la seduta sulle gradinate”.

Ora che siete tornati all’ex Palafestival riporterete tutto il festival in centro?

“Direi che per riportarlo completamente in centro avremmo bisogno anche dell’uso dell’Auditorium Pedrotti. Da quel che mi risulta i tempi per la sua sistemazione non saranno così brevi e dunque la Vitrifrigo Arena continua ad essere per noi il “teatro” più grande; quello dove si lavora con grande facilità, dove c’è tanto spazio, dove la logistica è perfetta così come l’acustica. Certo l’affitto e i bus navetta sono un costo ma compensiamo con il numero elevato di posti”. Veniamo alla parte artistica. Chi dovremo tenere d’occhio quest’anno?

“Non voglio promuovere qualcuno in particolare. Ci sono dei gradititi ritorni, come quello di Nicola Alaimo, di Michele Pertusi ad esempio ma anche di Anastasia Bartoli che con Juan Diego Florez ed Enea Scala darà vita ad un supertrio in Ermione. Nel ‘Barbiere’ rivedremo Maria Kataeva, che abbiamo apprezzato due anni fa ne ‘Le Comte Ory’. E poi debutti che saranno delle vere e proprie sorprese come quelli di Maria Barakova e del tenore Andrezej Filonczyk”.

E gli allestimenti?

“Barbiere di Siviglia ed Equivoco sono due produzioni collaudate. Ermione avrà un impianto scenico che impressionerà; con una regia teatrale estremamente efficace. Bianca e Falliero è una regia fatta con garbo ed eleganza con dei colori e delle atmosfere bellissime”.

Lei predilige da sempre i titoli meno noti di Rossini.

“E’ il nostro dovere, direi quasi una missione: quello di far conoscere il Rossini meno rappresentato. In fondo è stata questa una delle chiavi del successo del Rof”.