Settanta eventi in 16 giorni. La 73ª edizione del Wexford Festival Opera, appena inaugurato, porta anche quest’anno la firma di Rosetta Cucchi. La regista pesarese, direttore artistico del festival irlandese dal 2020, propone anche quest’anno un programma di opere e concerti originale e interessante.
Quale il tema 2024?
"Il teatro nel teatro, ovvero tutto ciò che avviene dietro le quinte. Ho voluto dare al pubblico la possibilità di guardare cosa si nasconde oltre il sipario; un posto magico dove tutto può accadere. Il tutto però con un tocco di leggerezza e perché no, di ironia".
Qualche esempio?
"Ne “Le Maschere“, di Pietro Mascagni, opera d’apertura del festival, scritta all’inizio del Novecento, e dunque molto dopo la commedia dell’arte come omaggio a Rossini e alle tradizioni dell’opera buffa, il pubblico vedrà una spa di lusso, con un palcoscenico visto dalle quinte e una palestra. Ci saranno tutte le maschere tipiche del Settecento poi i protagonisti in una spa che faranno? Si toglieranno i vestiti".
Cos’altro si vedrà al Festival?
"Il capolavoro di Charles Villiers Stanford, (irlandese), intitolato “The Critic“, un’opera comica ambientata sul palcoscenico di un teatro durante le prove finali di una nuova opera lirica. Rappresentata per la prima volta nel 1916, è una rivisitazione umoristica del teatro e delle persone che lo abitano".
E la terza opera?
"Le convenienze ed inconvenienze teatrali di Gaetano Donizetti che sarà allestita come con una palestra come sfondo. Un’opera poco conosciuta dove ci saranno litigi, rancori, dissapori con una compagnia di giro un po’ sgangherata: una delle più argute parodie operistiche dell’opera stessa. La simpatia per questa farsa è dovuta anche al singolare personaggio di Mamma Agata, raro caso operistico di “en travesti“ al contrario, che sarà interpretato dal basso-baritono molto conosciuto a Pesaro e al Rof: Paolo Bordogna. Le convenienze ed inconvenienze teatrali va in scena anche il 25, 28 ottobre e 2 novembre".
Nel festival lei coinvolge tutta la comunità di Wexford.
"Sì anche quest’anno abbiamo più di 400 volontari, cittadini che sono coinvolti a vario titolo. Abbiamo deciso di utilizzare non il solo luogo istituzionale come palco per gli eventi. Sono molti infatti gli spettacoli paralleli che si svolgono nelle strade e nei luoghi della contea. Riproporremo la Community Opera, una performance ambientata nel caratteristico granaio “The Grain Store“ a Stonebridge, a pochi chilometri da Wexford, rappresentata da un gruppo di abitanti locali che insieme agli artisti della Wexford Factory hanno partecipato durante l’anno a diversi workshop teatrali per mettere in scena, in questa edizione del Festival, “L’elisir d’amore“ di Gaetano Donizetti".