GIOVANNI VOLPONI
Cronaca

Roberto Budassi Dimarienzo racconta la Scuola del Libro

Il secolo di vita della Scuola del Libro è ora un libro esso stesso: verrà presentato domani alle ore 17,30...

Il secolo di vita della Scuola del Libro è ora un libro esso stesso: verrà presentato domani alle ore 17,30...

Il secolo di vita della Scuola del Libro è ora un libro esso stesso: verrà presentato domani alle ore 17,30...

Il secolo di vita della Scuola del Libro è ora un libro esso stesso: verrà presentato domani alle ore 17,30 nella sala degli incisori del Collegio Raffaello il volume “Dal segno all’impronta. La grande officina grafica“, che come spiega il sottotitolo è una “breve ma veridica storia degli incisori urbinati e della loro scuola, nel centenario della fondazione“. Autore del ponderoso volume è un ex docente dell’istituto, Roberto Budassi Dimarienzo (foto): "Non è effettivamente il primo libro sulla Scuola – ci spiega –: nel 1961 Francesco Carnevali ne pubblicò uno sui primi 100 anni dell’istituto di belle arti. Questo però è il primo che parla della storia della Scuola del Libro vera e propria, istituita nel 1924, che nasce sulle fondamenta del precedente istituto".

Il volume è frutto della penna di una persona – Budassi appunto – che ha vissuto la storia della scuola per più di mezzo secolo: "Fin da bambino – aggiunge – grazie a mio padre Enzo, che era insegnante di teoria e tecnica del disegno animato, ho frequentato le aule della scuola, e poi vi ho lavorato come docente di storia dell’arte per trentacinque anni, fino allo scorso anno scolastico, vivendo tutti i cambiamenti degli ultimi sessant’anni in presa diretta. L’idea di questo libro nasce da lontano, quando mi era stata suggerita circa vent’anni fa dall’ex segretario Giuliano Donini, che ringrazio e che poi, dopo un periodo in cui avevo accantonato l’idea, mi ha aiutato con le prime bozze, circa sei anni fa. Poi, nell’ultimo anno, la sistemazione e la stesura finale delle 360 pagine, divise in 27 capitoli più alcune appendici". Il volume è infatti diviso nei capitoli, che narrano la storia della scuola cronologicamente dagli anni Venti fino ad oggi, e in una parte finale che parla della famosa scuola degli incisori urbinati: "Parliamo di Carnevali, Castellani, Bruscaglia, Ceci, persone che hanno prodotto a loro volta una schiera di allievi che hanno poi insegnato e lavorato fino ai giorni nostri. Infine due parti: un piccolo repertorio di fotografie che si focalizzano in particolare sui primi 40 anni di attività, e un elenco completo di tutti gli insegnanti di materie umanistiche e scientifiche che non vengono solitamente ricordati, ma hanno concorso a formare migliaia di studenti".

Il libro racconta, con un linguaggio semplice e narrativo, come fosse un grande romanzo, il secolo di vita della Scuola, sicuramente una delle istituzioni più atipiche in Italia; una scuola che ha valicato i confini locali per imporsi ad un interesse nazionale e internazionale. Alcuni capitoli si focalizzano sulle sedi, da Palazzo Ducale a Villa Maria, ma anche sugli allievi che sono passati per le sue porte, sulle feste d’istituto, sui bidelli e tanto altro.

Conclude Budassi: "Si parla di tanti aneddoti e vicende, come la sezione disegno animato che venne fondata da mio padre con Marco Quaresima nel 1953 su idea di Pietro Zampetti, per cercare di innovare il curriculum della scuola. Un ringraziamento particolare a Claudia Menghini, Fermino Giacometti, Andrea Passanisi e all’editore Andrea Sanchini di Arti Grafiche della Torre".

Giovanni Volponi