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Rifiuti sotto casa. Triplicano i ’lumaconi’. Nella Ztl arrivano altre 17 nuove eco-isole

Rispunta il nodo parcheggi ’mangiati’. L’assessore Enzo Belloni: "Stiamo ragionando al centimetro per limitare gli inconvenienti". Il sindaco Ricci: "Così più decoro, finita l’epoca dei sacchi per strada".

Rifiuti sotto casa. Triplicano i ’lumaconi’. Nella Ztl arrivano altre 17 nuove eco-isole

In centro verranno triplicati i lumaconi. Entro il 5 febbraio le ecoisole per la raccolta differenziata di prossimità dei rifiuti – i cosiddetti lumaconi – passeranno dalle attuali 6 alle 23 totali perché previste in tutta la zona a traffico limitato. La mappa pubblicata di lato mostra la mezza dozzina di stazioni attivate un anno fa – sono operative nelle vie Nobili, Del Moro, Bruno, Spada, Morselli e Borgomozzo – e la dislocazione delle nuove 17 ecoisole, approssimativamente posizionate nelle vie del Teatro, via Oberdan; via delle Galligarie; via Mazzini; via Massimo angolo Passeri; Piazza del Monte; via Cortirola; via Severini; Corso XI settembre angolo via Belvedere, via Barignani angolo via Zongo; via Mengaroni; via Petrucci angolo Bonamini; via dell’Annunziata; via di Ventura; via Bertozzini; via della Vetreria e via Gavardini.

"Il posizionamento è indicativo – osserva l’assessore Enzo Belloni –: con i tecnici di Marche Multiservizi stiamo ragionando “al centimetro“ per limitare gli inconvenienti ai residenti".

Belloni allude ai parcheggi che potrebbero venire meno e non solo: "E’ paradossale: tutti vogliono bene all’ambiente – osserva –, ma nessuno vuole il cassonetto davanti casa. Ma siamo certi che anche queste nuove 17 stazioni, dopo un ragionevole rodaggio, saranno ben accette. I risultati della sperimentazione hanno dimostrato che con i cassonetti intelligenti non solo si è ottenuto il decoro, ma si è ridotto fortemente l’abbandono di rifiuti". Per l’assessore la positiva accoglienza sarà dettata anche da delle migliorie apportate rispetto al primo modello. "Al pari dei primi, i nuovi cassonetti saranno intelligenti, cioé dotati di apertura elettronica collegata ad un badge magnetico, personalizzato utente per utente, meglio noto con il nome di Carta smeraldo – spiega l’amministratore delegato di Mms, Mauro Tiviroli –. Le migliorie citate dall’assessore consistono in una maggiore funzionalità determinata da una progettazione ad hoc: i nuovi sono dotati tutti di pedale che, alzando la botola, agevola il conferimento senza impegnare entrambi le mani. Questa soluzione è anche una garanzia igienica. Fa parte delle migliorie anche l’aver ampliato la botola per il conferimento dei sacchetti, mentre è dettato dalla normativa europea il diverso colore che contraddistingue i materiali da differenziare – continua Tiviroli –. Se marrone, giallo e grigio confermano l’abbinamento per lo smaltimento di organico, plastica e indifferenziato, il nuovo colore della carta sarà il blu e non più il rosso. Anche il vetro cambia colore: va smaltito nel cassonetto verde e non più in quello blu".

C’è un altro aspetto che può interessare il contribuente: la convenienza dell’operazione. Lo stesso sindaco Matteo Ricci, nel salutare positivamente la nuova operazione , ha sottolineato il costo di ogni singola stazione: nella prima fase, ogni lumacone, composto da 5 cassonetti per la differenziata, è costato a Marche Multiservizi 50mila euro. "Esteticamente gradevole sì, ma dire che sia stato il più bello a catalogo non saprei. Di certo è stato costoso – ha detto Ricci –. Però abbiamo raggiunto l’obiettivo di garantire il decoro evitando il recupero con il porta a porta che lasciava sacchetti e sacchettini in giro per il centro storico durante la passeggiata serale di turisti e residenti. Non andava bene: con i nuovi cassonetti abbiamo eliminato quel problema".

Tiviroli rassicura sui conti: il nuovo modello, migliorato, costa 18mila euro contro i 50mila euro del vecchio. "Con lo stesso investimento di circa 300mila euro – ha osservato Tiviroli – possiamo contare su 17 nuove stazioni e non più sei". Questo è stato possibile perché il produttore del nuovo modello è diventato Hera. "Non li abbiamo comprati da terzi, ma produciamo in casa i nuovi cassonetti intelligenti che verranno installati entro i primi di febbraio – spiega Tiviroli–. Questo garantisce autonomia nella gestione del servizio perché non ci si lega a nessun produttore esterno anche per quanto riguarda la parte informatica che monitora l’uso dei cassonetti. Poter regolare l’intero processo è garanzia di funzionalità e continuità". Un fattore importante che fa prefigurare un ampliamento della raccolta differenziata di prossimità al resto della città.

Solidea Vitali Rosati