A Carlo Pagnoni sono servite passione per la falegnameria e tanta inventiva per fare qualcosa di unico: dei giochi antichi realizzati interamente a mano con legno e materiali di recupero. Ispirato dall’idea di Rosanna, nonna della sua compagna Gloria Ortolani, è arrivato a realizzare in due anni circa 20 pezzi unici. "Cercando su internet mi si è aperto un mondo, ho scoperto tanti giochi di una volta e ne sono rimasto affascinato – ha raccontato Carlo –. Ho iniziato con 4 giochi, esponendoli al ‘Giardino dei colori’ di Bottega, attività che ho avviato con Gloria. Abbiamo visto che piacevano proprio a tutti, così mi sono messo al lavoro per produrne altri. La maggior parte li ho visti in rete e poi rivisitati, mentre alcuni li ho creati io da zero".
Il grande interesse suscitato ha spinto i due ragazzi, entrambi 24enni, a noleggiarli per feste ed eventi e addirittura a crearne alcuni su richiesta. "Con i nostri giochi siamo arrivati fino a Rovigo, a Porto Tolle – ha rivelato Gloria –. Abbiamo partecipato a un evento in questo campo di lavanda bellissimo, portando tutti i nostri giochi antichi. Ci hanno giocato tutti, ragazzi e adulti, coinvolgendoli anche più di mezz’ora. Il calcio balilla rivisitato è stato il più apprezzato, come anche schiaccia la noce, forza 4, il labirinto e tiro al barattolo, che ha richiamato un folto gruppo di persone pronto a sfidarsi".
Rimini, Senigallia e una chiamata arrivata anche da una scuola piemontese: i giochi antichi conquistano proprio tutti, ripagando sforzi e sacrifici di Carlo. "In alcuni giochi complessi mi ha aiutato anche un mio ex collega di falegnameria. Richiedono molto tempo, impegno e denaro. Per costruire quelli più grandi e complessi ci sono voluti fino a 70 euro. Trovo grande soddisfazione nel realizzarli, ne ho fatti anche su misura per un ristorante a San Leo". L’agenda si sta arricchendo di impegni tra eventi e compleanni. Carlo e Gloria portano personalmente i giochi sul posto, ed è ancora possibile noleggiarli per passare una giornata all’insegna dei giochi di una volta. "Alcuni sembrano anche difficili da capire, ma noi non diamo istruzioni: il bello è cercare di capire come funzionano, mettendo in moto il cervello".
Lucia Arduini