Ricordi in mostra. Un tuffo nel passato

A Frontino è in corso la mostra "Amarcord ricordi in mostra" che celebra la Civiltà Contadina e il Festival degli Spaventapasseri, evidenziando il valore del lavoro manuale e la memoria delle generazioni passate.

Ricordi in mostra. Un tuffo nel passato

Ricordi in mostra. Un tuffo nel passato

A Frontino ha preso il via nei giorni scorsi e durerà fino a settembre "Amarcord ricordi in mostra" esposizioni di foto, oggetti e manufatti della Civiltà Contadina e nel contesto del Festival degli Spaventapasseri nato da un’idea di Mauro Cima e giunto alla quindicesima edizione. "Oggetti e immagini che rimandano a frammenti di vita vissuta - spiega la curatrice della mostra Pierina Dominici - un paesaggio umano ed economico specchio di quella Italia rurale che ha visto protagonisti i nostri avi, padri e nonni. Una testimonianza di frontinesi che hanno attraversato gran parte del novecento, fotogrammi evocativi di persone scomparse e di ciò che hanno vissuto". "Come scriveva Antonio Mariani storico Sindaco del luogo - aggiunge la Dominici - "Frontino, una delle Piccole Italie, simbolo di valori saldi, di civiltà e costumi, dove sono figure eccellenti il Sindaco, il Maestro, il Medico, il Parroco, i Frati, ma anche il fabbro ferraio Arunte, il sellaio Aldino, il falegname Ottaviano, il barbiere Dminichin, l’accalappiacani Vergilion, la sarta di alto rango Lucia, che cuce i vestit bon per le feste, la sarta di livello plebeo Cristina, che cuce i vestit trist per i giorni feriali e da lavoro, e l’ingegnoso e pluriesperto artigiano "Menischricch" capace anche di rifare gli occhi alle pulci." Tanto per evidenziare l’importanza di queste figure di lavoratori quanto le loro magistrali competenze artigianali. La mostra vuole essere un invito a ricordare la vita di un tempo, ma anche quella di sottolineare il valore del lavoro manuale.

Amedeo Pisciolini