ROBERTO DAMIANI
Cronaca

Il ricercatore ‘fantasma’ si pente: “Voglio tornare a lavorare”. Fissato un incontro col rettore dell’università di Urbino

Il caso del 62enne che non pubblica da 21 anni ma è stipendiato. L’appuntamento martedì: Calcagnini accetta ma mobilita l’ufficio legale: "Lui mobbizzato? Non ha senso. Non risulta abbia mai chiesto fondi"

Il rettore di Urbino, Giorgio Calcagnini

Il rettore di Urbino, Giorgio Calcagnini

Urbino, 22 giugno 2024 – “Pronto, è il Resto del Carlino? " Sì, dica pure. "Sono Luciano Lattanzi. Oggi avete scritto di me, ma chi vi ha detto che andrò a Urbino per chiedere la pensione?" Lei, ce lo ha detto proprio lei. "No, non è vero. Andrò per lavorare". Ah, questa è una bella notizia allora. Poi "clic". Telefono buttato giù. Ma ieri il mattina, il ricercatore ‘fantasma’ ha fatto un’altra telefonata. Lo svela il rettore di Urbino Giorgio Calcagnini: "Ha chiamato poco fa in segreteria il dottor Luciano Lattanzi. Vuole incontrarmi al più presto per stabilire il suo inquadramento lavorativo. Alla buonora. Ci vedremo martedì prossimo ma prima coinvolgerò lo studio legale dell’Ateneo".

A parlare è il rettore dell’Università di Urbino Giorgio Calcagnini a proposito del ricercatore Luciano Lattanzi, 62 anni, di Montecopiolo che dal 2003 non ha più lavorato né si è fatto vedere all’Università che ha comunque continuato a pagarlo regolarmente con uno stipendio di 2500/3000 euro mensili.

Ci sono voluti 21 anni e un articolo del Carlino per ’recuperare’ il 62enne ricercatore che vinse un concorso a tempo indeterminato in chimica ambientale nel 1997 ma appena sei anni dopo smise di andare in laboratorio e di fare ricerca. Da quel momento, la sua carriera si è svolta semplicemente a casa a Montecopiolo. Il motivo ce lo ha spiegato lui stesso ieri: "Ho fatto diversi progetti che non mi hanno mai finanziato. Ho anche chiesto un computer che non mi è stato dato. Allora non ci sono più andato perché non mi facevano lavorare. Mi sono sentito mobbizzato in un certo qual modo".

Dice il rettore Calcagnini: "Queste dichiarazioni del dottor Lattanzi sono semplicemente destituite da ogni fondamento. Non ci risulta che abbia mai presentato progetti di ricerca poi rifiutati dal dipartimento. Non ci risulta che abbia mai chiesto fondi per fare ricerca e che gli siano stati negati, non ci risulta che abbia mai chiesto un computer. Anzi, abbiamo i pc che ci escono dalle orecchie figuriamoci. E’ provato invece che cinque o sei anni fa, il direttore del dipartimento di allora gli aveva inviato una raccomandata per convocarlo. Non ha avuto risposte di alcun tipo".

Il problema è che nessuno si è preoccupato di fare altro per interrompere la lunga assenza. Aggiunge il rettore: "Lo incontrerò insieme alla direzione e al nostro legale per cercare di ricostruire la sua storia di assenze e di mancata produttività e per offrirgli una nuova possibilità professionale. Se anche questa volta si disinteresserà di fare ricerca, allora arriveremo alla misura del licenziamento. L’Ateneo doveva muoversi prima, non ci sono dubbi. Lo facciamo ora".