La Prefettura dice no allo svuotamento della diga del Furlo per cercare Riccardo, il 19enne scomparso sabato 12 ottobre dopo aver lasciato la propria auto parcheggiata proprio all’ingresso della centrale idroelettrica del Furlo. "Troppi rischi per gli operatori, il danno ambientale sarebbe rilevante e potrebbe non essere utile allo scopo. Non sono emersi elementi nuovi che facciano pensare che Riccardo sia lì". Lo ha annunciato ieri mattina il prefetto di Pesaro Emanuela Saveria Greco al termine di un vertice che si è protratto per circa un’ora e mezza a cui hanno partecipato tutte le istituzioni locali: sindaci, forze dell’ordine ed Enel, l’ente gestore della centrale del Furlo. Il prefetto ha speso parole di vicinanza nei confronti della famiglia di Riccardo ma ha spiegato le ragioni del no alla richiesta del loro legale, l’avvocato Elena Fabbri: "Svuotare completamente la diga non è possibile perché nell’invaso continua ad arrivare l’acqua del fiume Candigliano. Inoltre è composta da diverse zone che presentano dei coni molto profondi dove c’è materiale melmoso che, anche in caso di prosciugamento ulteriore, non consentirebbe, siccome l’invaso non è in piano, la ricerca del corpo di Riccardo. Inoltre tutto questo porterebbe a un’esposizione di tutti gli operatori ad un alto rischio, data l’impossibilità di raggiungere dei punti dove il corpo del ragazzo potrebbe essersi fermato. Il prosciugamento creerebbe anche un danno ambientale rilevantissimo, ad esempio una moria di pesci. E soprattutto potrebbe non essere utile. A oggi peraltro non è stato infatti rinvenuto alcun oggetto, ad esempio gli occhiali del ragazzo. Non c’è alcun elemento nuovo che motivi una ricerca in quella zona specifica.
Il piano di ricerca comunque è ancora attivo. Le attività, anche se non saranno fatte in quella zona, non sono finite e stanno continuando ma purtroppo se non c’è un elemento nuovo nella zona specifica per noi diventa molto difficile effettuare un’operazione come lo svuotamento in un luogo già ispezionato a fondo. In Procura inoltre c’è un fascicolo aperto. Quello che mi auguro in questo momento – ha concluso il prefetto Emanuela Saveria Greco – è di ritrovare Riccardo ancora vivo".
"Le ricerche sono state estremamente dettagliate – ha aggiunto poi Lodovico Cammilletti, comandante provinciale dei vigili del fuoco riferendosi alle operazioni condotte nei giorni scorsi nella diga –, non abbiamo altre soluzioni di ricerca da mettere in campo".