italservice
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senigallia
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ITALSERVICE LORETO : Delfino 11, Cevolini ne, Battisti 4, Cipriani 20, Mattioli ne, Tognacci 8, Santucci 17, Aglio 14, Broglia 2, Gulini, Jareci. All. Ceccarelli.
GOLDENGAS SENIGALLIA: Venga 2, Giacomini 22, Maiolatesi, Sablich G. 8, Tamboura 3, Druda, Sablich P. 10, Arceci ne, Landoni 11, Giampieri 12. All. Petitto.
Arbitri: Gaudenzi e Boudrika. Parziali: 15-13, 35-29, 57-48. Fallo tecnico a Giacomini. Usciti per falli: Sablich G..
Bel derby al Palamegabox risolto, in finale avvincente, da due zampate di Cipriani che respinge l’ultimo assalto di Senigallia trascinato da un irriducibile Giacomini. Primo quarto di studio, con punteggio a elastico, Sablich commette presto due falli e deve rientrare in panca. Poi all’inizio del secondo il Loreto prende il largo con le triple di Cipriani che firma il +8 (25-17), mentre la difesa ospite fatica a contenere la fisicità di Delfino. Senigallia spreca qualche occasione per rientrare e l’Italservice punisce in contropiede per il primo vantaggio in doppia cifra (29-19) che sale poi a +12. E’ un rimbalzo offensivo di Giovanni Sablich a restituire il pallone a Giacomini per la tripla che frena l’emorragia. Poi la bomba di Pietro Sablich e il successivo tap-in del ‘fratellino’ rimettono in scia la Goldengas (33-27) prima del riposo. Dagli spogliatoi esce meglio Senigallia che in 3’ - a suon di tiri pesanti - trova il sorpasso (40-42) con Giampieri. Ma la reazione dei padroni di casa non si fa attendere: con un contro-break firmato Santucci il Loreto, che ha una panchina più profonda, riprende le redini del match (49-42) e con un’ulteriore fiammata di Aglio resiste al ritorno ospite fino all’ultimo riposo. La Goildengas però non molla e con due canestri di fila di Sablich junior risale a -5 (59-54). Fondamentale per Loreto in quel frangente il gioco da tre punti di Cipriani che costringe al 5° fallo proprio Giovanni Sablich. La lotta è serrata, con Giacomini che non s’arrende, ruba palla e vola in contropiede per il -7 (69-62) quando mancano però solo 2’. Poi i siluri di Cipriani chiudono una gran bella battaglia.
Elisabetta Ferri