San Costanzo (Pesaro), 16 ottobre 2024 – Entra in farmacia, intima alla dottoressa di turno di darle i soldi e davanti al rifiuto di lei inizia a spaccare quello che gli capita a tiro, scaraventando a terra il registratore di cassa e il computer. Momenti di autentica paura, ieri mattina verso le 9, per Moira Rosini dell’omonima farmacia di Cerasa. “Avevo aperto da poco – racconta – quando è entrato un tizio, visibilmente alterato, che mi ha detto: ‘dammi 50 euro, dammi 50 euro’. Io ho risposto di no cercando di farlo ragionare e pensando che pian piano si calmasse. E invece ha continuato: ‘voglio i soldi se no rompo tutto’ e poi ha afferrato furiosamente il registratore di cassa e l’ha lanciato sul pavimento ad alcuni metri di distanza, dopodiché ha fatto altrettanto col computer”.
Di fronte a quella rabbia incontrollabile la dottoressa Rosini, chiaramente spaventata, a quel punto anche per la propria incolumità, ha iniziato a urlare: “Basta! Aiuto! ho gridato con tutto il fiato che avevo in gola e lui per fortuna è fuggito. Pochi istanti dopo era qui da me Silvia (la signora Federici, titolare della pasticceria a fianco, ndr), che ha preso il numero di targa della Panda sulla quale si è allontanato l’uomo e poi ha avvertito la polizia locale e i carabinieri”. Con questi ultimi, che sono immediatamente risaliti al responsabile dell’episodio e poco dopo lo hanno arrestato in semiflagranza per tentata rapina. Si tratta di un 53enne residente in un paese vicino della Valcesano, lungo la Statale 424, già noto alle forze dell’ordine per piccoli reati. Effettuata la rapida identificazione, i miliari lo hanno rintracciato e fermato in prossimità della sua abitazione.
L’uomo, in stato di arresto, a disposizione dell’autorità giudiziaria, questa mattina sarà sottoposto alla direttissima. A procedere, ieri, sono stati i carabinieri della stazione di Mondavio, guidata dal luogotenente Pasquale Castigliego, e i colleghi di San Costanzo agli ordini del luogotenente Antonio Meduri. “Stamattina (ieri, ndr) tutto potevo pensare tranne che mi sarebbe capitata una situazione così”, riprende la dottoressa Moira Rosini, che gestisce la farmacia di Cerasa, in pieno centro storico, insieme alla collega Mariangela Coli. “Questo è un paesino tranquillo, una frazione dove ci si conosce tutti, e, invece, all’improvviso, mi sono ritrovata in una sorta di incubo che mi ha messo addosso parecchia agitazione. Se dopo aver scaraventato via la cassa e il computer si fosse scagliato anche contro di me? E se avesse avuto un’arma? Sono le domande che hanno cominciato ad assalirmi nei minuti successivi, lasciandomi addosso tanta inquietudine e anche amarezza”.
“Per fortuna, alla fine, a parte una bella dose di paura e al computer distrutto, non è successo nulla di estremamente grave, ma è stata davvero una brutta esperienza. E vi assicuro che quell’ira improvvisa rimarrà a lungo nella mia mente”.