"In strada Valle dei Castagni la mia famiglia ha sfiorato la tragedia". Il pesarese Mattia Marino abita al civico 15 dove mercoledì sera una quercia alta oltre 30 metri si è sradicata ed è piombata nel giardino di famiglia. Nel cadere l’albero mastodontico ha distrutto due automobili parcheggiate e il cancello dell’ingresso principale alla villetta. "Danni materiali ne abbiamo avuti: è indubbio – continua Marino –, ma se penso che quel cedimento sarebbe potuto avvenire, anche in momenti diversi, rappresentando un rischio per la vita di qualcuno dei miei familiari o del sottoscritto, altro non posso aggiungere: è andata bene così. Le macchine e il cancello non sono la vita". Mattia Marino, contitolare del ristorante pizzeria “C’era Una Volta“ è un volto noto in città. "Mia madre e la mia fidanzata verso le 23,30 hanno avvertito un gran boato – racconta –, ma hanno pensato si trattasse del temporale. Quando sono rientrato a casa mi sono trovato davanti la quercia tutta stesa e i vigili del fuoco che stavano valutando l’intervento del giorno dopo per liberare la strada che serve una ventina di famiglie residenti". A parte le automobili distrutte, il pensiero di Martino è su ben altro: "C’è un intero viale di querce, coetanee a quella appena caduta che gravita sulla strada e sulla mia casa. Ecco: il problema vero è intervenire su questi giganti perché vengano messi in sicurezza. Abbiamo capito, infatti che le querce sono protette, ma come facciamo noi a proteggerci dalle querce? Il nostro vicino è d’accordo, ma ha scontrato con la burocrazia che è di ostacolo al taglio o allo sfoltimento, trattandosi di piante tutelate. E’ urgente avere risposte dal Comune. Mi aspetto che i tecnici comunali vengano a chiudere la voragine creata dallo sradicamento dell’albero: quelle quattro transenne di certo non bastano a prevenire il pericolo". A fronte di quanto successo però, è chiaro che Martino non dorme più sonni tranquilli: "Ho dato incarico a dei professionisti di capire le varie responsabilità, a cominciare dal definire se strada Valle dei Castagni sia pubblica, come oggi sembra, o privata, come il Comune ci ha detto essere. Qui una cosa è certa: mettere la zona in sicurezza è la priorità non solo mia, ma di tutti i residenti di questa zona".
Strada Valle dei Castagni, a Santa Veneranda, è stata riaperta ieri alle 18, dopo mezza giornata di lavoro. Proprio gli sradicamenti e la caduta rami sono stati gli interventi che hanno maggiormente impegnato i soccorsi, a tutti i livelli, obbligati a ripristinare la circolazione: sono stati rimossi porzioni di alberi in strada Pontevalle e sono state messe in sicurezza le fronde del viale di pini marittimi in via Goito, all’altezza della scuola Pirandello. Una prima fase di operazioni si è condensata nelle prime ore della mattina di ieri e ha visto la bonifica di frane sparse e rimozione detriti fangosi: alle 8 il centro operativo aveva riaperto il sottopasso Loreto di via De Gasperi, mentre solo alle 14 è stato possibile riaprire strada Montefeltro, nel tratto compreso tra l’interquartieri. Dopo due giorni che hanno visto cadere circa una settantina di millimetri d’acqua, equivalenti a 70 litri per metro quadrato, è chiaro che ora la speranza è rivolta al cielo perché smetta di piovere. "La situazione è sotto controllo – osserva Enzo Belloni, presidente del Consiglio con delega alla Protezione civile –: le condizioni meteo sono in progressivo miglioramento anche se con qualche residuo rovescio temporalesco. Lo sradicamento è dovuto, spesso, dal fatto che il terreno, gonfio d’acqua non è più un ancoraggio solido". Per il bollettino regionale della Protezione civile, aggiornato ieri alle ore 20 resta confermata, per oggi l’allerta gialla su tutte le Marche per l’assetto idrogeologico (frane) e l’allerta gialla idraulica (piogge) per le zone costiere e collinari del Pesarese.
Solidea Vitali Rosati