Come ogni anno, l’Archivio di Stato di Pesaro promuove un evento nell’ambito delle Giornate europee del Patrimonio, in partenza nel fine settimana: per il 2024, il tema proposto sono le ’Routes, Networks and Connections’, in Italia declinate come ’Patrimonio in cammino’. "Si tratta di un invito a riflettere - ha ricordato la direttrice Sara Cambrini - sul valore del patrimonio culturale in relazione a cammini, vie di comunicazione, connessioni e reti che, oggi o in passato, hanno reso possibili relazioni e scambi fra i popoli e le culture e contribuito alla formazione della nostra identità. In questo contesto e nell’anno di Pesaro capitale della cultura, sabato 28 settembre, alle 16.30, sarà inaugurata una mostra nell’Archivio di Stato (via della Neviera, 44), dal titolo ’Vie di seta pesaresi. Filande a Pesaro fra XIX e XX secolo’, a cura di Cristina Ravara Montebelli, con la mia collaborazione, che si avvale della documentazione iconografica dell’Archivio Gabriele Stroppa Nobili. La mostra è frutto di una ricerca sulle filande di Pesaro, recentemente pubblicata da Cristina Ravara Montebelli (archeologa professionista e storica della seta) e condotta sui documenti conservati presso l’Archivio di Stato di Pesaro".
"L’argomento fino ad ora non è mai stato trattato a Pesaro in una mostra - prosegue Cambrini - e verte sull’importanza delle numerose filande di seta nel contesto imprenditoriale ottocentesco, localizzandole nelle vie del centro cittadino e ricostruendo la biografia dei filandieri e il ruolo delle donne, che ci lavoravano. La mostra non sarà solo documentaria, perché si avvale della collaborazione del Liceo Artistico Ferruccio Mengaroni, che presterà alcuni manufatti e attrezzi della sezione dei Tessuti artistici, esposti nel Museo Tame, recentemente inaugurati al suo interno. Saranno inoltre esposti manufatti e oggetti (foulard, ventagli, libri e oggetti d’arte) che dialogheranno con i documenti dell’Archivio e iconografici per raccontare la storia delle filande di seta di Pesaro, prestati da istituzioni cittadine come l’Archivio Storico Diocesano di Pesaro e la Biblioteca Oliveriana e da collezionisti privati di Firenze, Rimini, Urbino e San Giovanni in Marignano (Associazione Amici del Foulard, Collezione Maria Rita Golfieri Palloni, Museo della ceramica moderna e contemporanea di Urbino e Contro Studi Naturalistici Valconca)".
All’incontro sono intervenute anche Serena Perugini, dirigente del Mengaroni, Cristina Ravara Montebelli e Mary Paolucci che al termine dell’inaugurazione proporrà una vista guidata. La mostra si potrà visitare fino al 28 ottobre con i seguenti orari: apertura 830-19; sabato 8,30-13 chiuso domenica).
Luigi Diotalevi