ANDREA ANGELINI
Cronaca

Quale futuro per il tartufo? A Sant’Angelo in Vado il summit delle città

Dal resoconto della stagione 2024, riflessioni politiche e scientifiche attorno a raccolta, promozione e tutela del prodotto

Dal resoconto della stagione 2024, riflessioni politiche e scientifiche attorno a raccolta, promozione e tutela del prodotto

Dal resoconto della stagione 2024, riflessioni politiche e scientifiche attorno a raccolta, promozione e tutela del prodotto

Sant’Angelo in Vado, sede della Mostra del Tartufo Bianco più longeva delle Marche e seconda in Italia dopo Alba, chiama i sindaci delle Città del tartufo delle Marche per un summit dal titolo “Il Tartufo nelle Marche, quale futuro?“, in programma sabato 18 dalle ore 10,30 a Palazzo Mercuri. "L’obiettivo – spiega il sindaco Stefano Parri – è quello di fare un resoconto della stagione 2024 e gettare le basi per programmare la prossima stagione al fine di tutelare e valorizzare un territorio particolarmente vocato per il tartufo bianco e per altre tipologie, tra cui il nero pregiato, nonché promuovere un circuito degli eventi che comprenda Apecchio, Acqualagna, Amandola, Fossombrone, Pergola e Sant’Angelo in Vado, che possa mettere in risalto le altre risorse culturali e storiche, offrendo un traino per le attività che ruotano intorno a questo mondo, apprezzato dai visitatori in Italia e all’estero e motore economico straordinario".

Il programma prevede, dopo i saluti del sindaco Parri e dell’assessore alla Cultura e Turismo, Massimo Guerra, il talk “Turismo enogastronomico come driver di sviluppo: quali strategie?“ con Fabio Musso, prorettore a Terza Missione e Public Engagement, docente di Economia e gestione delle imprese e Elena Viganò, prorettrice alla Sostenibilità e valorizzazione delle differenze, docente di Economia agraria, alimentare ed estimo rurale, entrambi dell’Università di Urbino. A seguire, i sindaci delle Città del Tartufo saranno chiamati a intervenire su alcune tematiche strategiche per il futuro del tartufo di questi territori: la promozione unitaria a livello nazionale e internazionale per veicolare un itinerario turistico che metta insieme le Città del tartufo, da ottobre a dicembre, nonché in un periodo di bassa stagione. Poi ancora, definire un modello strategico di team work per collaborare tutto l’anno attraverso le principali fiere e mostre e organizzare insieme un evento nazionale da svolgere in quel periodo. Le conclusioni saranno di Andrea Maria Antonini, assessore regionale all’Agricoltura. Modera Alfredo Antonaros, giornalista e scrittore. Alle 18 degustazione a cura di Otello Renzi e Laboratorio Confine: menù con tartufo nero e bollicine (costo 30 euro, info e prenotazione: 349 2535268).